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Coltano, è duello in casa "Il Parco è la nostra tutela"

Il Comitato contro la Pro Loco che ha indetto una raccolta di firme per chiedere che la frazione rimanga fuori dall’area protetta: "Sarebbe un errore colossale".

Coltano, è duello in casa "Il Parco è la nostra tutela"

Coltano senza pace. E stavolta non c’entra il progetto della base militare, almeno non direttamente. L’un contro armati sono il Comitato difesa di Coltano e la Pro Loco che ha indetto una raccolta di firme – raccogliendone 350 – contro l’ipotesi di inserimento del territorio della frazione fra le aree interne del Parco, come vorrebbe il nuovo piano integrato dell’ente Parco di San Rossore-Migliarino-Massaciuccoli. "Il primo e più importante fine del Parco, che è anche il fine del nostro Comitato, deve essere la salvaguardia dell’ambiente e della integrità territoriale, storica e naturalistica – scrive il Comitato Difesa Coltano –, Ciò, oltre al resto, garantisce a tutte le attività produttive presenti la possibilità di fregiarsi di un brand qualitativo di prestigio. La presenza del parco, con i suoi poteri, ha consentito per decenni la convivenza equilibrata di interessi diversi (agricoltura, caccia controllata, ambiente), e ad essa non si deve rinunciare". "Coltano ha nel parco la sua caratterizzazione e la sua forza – continua la nota del Comitato – , e non si deve mai dimenticare che l’essere parte di un parco naturale ha difeso, e sta ancora difendendo, Coltano dalla costruzione di una megabase militare, una ferita letale. Proprio sulla base dei poteri conferitigli dalla Legge della Regione Toscana, il Parco MSRM non deve rinunciare alla pianificazione urbanistica nelle aree contigue, perché questo aprirebbe consistenti spiragli alla speculazione, mettendo in discussione gli stessi confini, con conseguenze dannose e pericolose. Deve garantire il mantenimento e lo sviluppo delle attività produttive, a cominciare dall’agricoltura, superando dannosi intoppi burocratici. Quanto alla caccia, riteniamo auspicabile un accordo controllato e definito con le associazioni dei cacciatori, in vista di abbattimenti controllati e concordati, già oggi praticati. Per questo appare forzata, errata e strumentale la posizione della Proloco, che, tramite una petizione con più firme dei residenti, utilizza questo tema per chiedere l’uscita di Coltano dal parco. Soluzione tanto retrograda quanto micidiale per il paese, le sue attività e il suo ambiente, e un errore colossale in rapporto alle direttive europee. Riconfermiamo il nostro sostegno alla presenza del parco, ribadiamo la necessità di una revisione sostanziale della bozza del piano integrato, in modo da ripristinare equilibri assodati, sperimentati e fruttuosi".