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La denuncia dei Comitati di quartiere e difesa alberi: "Una devastazione"
"Sei ettari di pineta abbattuti lungo via dell’Idrovora a Coltano, senza alcuna spiegazione ufficiale". A denunciare l’intervento, che prosegue da oltre una settimana, sono il Comitato Difesa Alberi Pisa e il Comitato per la Difesa di Coltano, che in una nota lanciano l’allarme sull’abbattimento di pini centenari, ridotti in legno di scarto. "Nulla è stato comunicato alla cittadinanza", scrivono i due comitati in una nota congiunta, denunciando che i lavori procedono anche nelle ore notturne, con potenti fari che illuminano l’area boschiva, arrecando ulteriore danno alla fauna. "Come se non bastasse, tir, ruspe e macchinari cingolati hanno devastato il terreno umido e distrutto la vegetazione di rinnovo" aggiungono.
Sul cartello di cantiere è indicata l’autorizzazione al "taglio per utilizzazione boschiva", con riferimento a una delibera del Parco che ne consente l’esecuzione. "L’area – scrivono -, è di proprietà dell’Università di Pisa, che ha risposto alle proteste spiegando che l’intervento rientra nei tagli per diradamento, necessari per la manutenzione del bosco e per l’abbattimento di piante a fine ciclo di vita, in modo da prevenire rischi per i fruitori".
Ma i due comitati contestano questa versione: "Le piante abbattute, nella stragrande maggioranza, apparivano ben vegete e tutt’altro che pericolanti. Inoltre, invece di favorire il ricambio naturale, sembra che con questo intervento sia stato eliminato tutto, senza lasciare spazio ai giovani alberi in crescita".
Le immagini scattate documentano quello che i comitati definiscono "un disastro ambientale, con pini bellissimi ridotti in polvere". Dubitano inoltre che si tratti di un regolare taglio di maturità per favorire l’ingresso della luce. "Il piano di gestione prevede tagli di maturità su superfici che non superino l’ettaro, mentre qui l’abbattimento ha già superato i tre ettari. Inoltre, gli alberi adiacenti alla strada possono essere rimossi solo se ne viene documentata l’instabilità, dato che il codice della strada non è retroattivo".
Secondo informazioni raccolte dagli stessi comitati, nell’area era in atto un naturale processo di rinnovazione del pino domestico che, se lasciato crescere, avrebbe dato vita a una nuova pineta. "Cosa succederà ora? Qualcuno vuole spiegare ai coltanesi e ai cittadini il perché di questo intervento?" è la domanda con cui concludono il loro appello.
EMDP