Come proteggere le città: "Marciapiedi permeabili, canali e bacini artificiali"

Dopo gli allagamenti delle strade a Pisa e sulla costa, paura e disagi. Gli architetti: "Pianificare e realizzare un sistema per gestire l’acqua".

di Antonia Casini

Una città più eco sostenibile, accogliente, bella e funzionale dove si sfruttano anche vecchi canali e si creano nuovi bacini per incanalare e ’gestire’ l’acqua. È quella che sognano gli architetti pisani, come racconta la presidente dell’ordine professionale, Patrizia Bongiovanni, che spiega che proprio questi saranno i temi della tre giorni, il 18-19 e 20 novembre.

Quale il problema principale per gli allagamenti?

"L’impermeabilizzazione del suolo, che accresce il rischio inondazione e di scarsità idrica, l’acqua non rientra nelle falde, e crea isole di calore".

Come proteggere un borgo storico come Pisa dalle alluvioni che sempre più spesso si verificano?

"Laminando i terreni e rendendoli più permeabili".

E com’è possibile?

"Partendo per esempio dai materiali con cui vengono costruiti i marciapiedi".

Altri sistemi?

"È importante usare in modo più intelligente il suolo, anche ai fini della biodiversità, con una presenza maggiore di alberi. Ovviamente programmare le manutenzioni di caditoie e fognature, la stessa Commissione europea dà indirizzi importanti sul tema. Si stanno cambiando alcune parti della fognatura nera, ma in quella mista esistono tratti più antichi, come a Pisa sud, o in certi vicoli sui lungarni e il fognone in piazza San Silvestro".

Insomma, servono sfoghi.

"Come i canali, al Nord si stanno riaprendo, per accogliere l’acqua incanalandola e ridisegnando così alcuni angoli della città. Insomma, un’opportunità da sfruttare anche a livello sociale per delineare spazi di socialità e utili, come le piste ciclabili. In Olanda sono stati costruiti grandi bacini poco profondi per la raccolta dell’acqua, finti laghi. Importante sarebbe una rete di acque piovane, con tubi microforati che raccolgono l’acqua ma la lasciano entrare nel terreno tramite forellini".

Quanti anni ci vorranno?

"Deve essere un progetto pianificato e realizzato in 10-15 anni".

Ci sono esempi virtuosi?

"Nella tre giorni ci saranno quattro città a confronto, Tirana, Bordeaux, Londra e Pisa. Non a caso il tema sarà "La città intelligente" oltre la smart city intesa come quella delle app, per capirsi, verso realtà accessibili, eco, belle e funzionali".