Il settore verso i Paesi Ue è del 61,5%, Paesi extra Ue del 38,5% il rapporto tra il valore delle esportazioni e Pil è pari a 22,5 euro di vendite all’estero ogni 100 euro di prodotto interno lordo .
Un territorio su cinque è ad alto rischio con l’introduzione di politiche commerciali restrittive (vedi i dazi Usa). Lo dice un’analisi condotta da Prometeia per il Sole 24 Ore, a partire dai dati sulle esportazioni relativi al 2024 pubblicati la scorsa settimana dall’Istat. A livello nazionale, il rapporto tra il valore dell’export e quello del Pil è del 31,1 per cento (pari cioè a 31,1 euro generati dalle vendite all’estero ogni 100 euro di valore aggiunto prodotto dal territorio). Negli ultimi 5 anni le vendite all’estero hanno trainato i conti di molti settori produttivi con importanti ricadute sui territori, tanto che oggi molte aree del Paese si trovano particolarmente esposte ai dazi sui mercati.
Il rapporto tra il valore dell’export e quello del Pil varia a seconda del territorio e raggiunge picchi del 49% in Toscana. Anche nella provincia pisana l’export è osservato speciale. Qui il rapporto tra il valore delle esportazioni e Pil è pari a 22,5 euro di vendite all’estero ogni 100 euro di Pil. La nostra provincia si classifica circa a metà strada nell’elenco delle altre province italiane.
Stringendo il focus sulle variazioni sull’export in valore tra il pre e il post pandemia è del +10,5%. I dati sull’export della provincia pisana verso i Paesi Ue è del 61,5%, Paesi extra Ue 38,5% di cui Usa 8,2%. L’esportazione verso gli Stati Uniti vale circa 300 milioni all’anno.
I principali settori esportatori della provincia di Pisa nel primo semestre del 2024 sono: cicli e motocicli, pelli e cuoio, macchine di impiego generale, chimica di base (fertilizzanti, plastica e gomma), ma anche calzature, mobili, bevande (dove sono inclusi i vini).
Ilaria Vallerini