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Con Paolo e Tuttomondo "Per essere valore aggiunto ed incidere nelle scelte"
Il murale "Tuttomondo" di Keith Haring fa da sfondo alla presentazione della lista del Movimento 5 Stelle che per la prima volta si presenta alle elezioni alleato con il centrosinistra. E non è causale, lo sa anche il candidato sindaco Paolo Martinelli, presente insieme ai candidati pentastelatii, perché quel dipinto, famoso in tutto il mondo, è un simbolo di inclusione e di armonia con al centro, appunto, la croce pisana. "Noi siamo qui per contribuire a voltare pagina - osserva Sara De Biasi, candidata del Movimento - e vogliamo farlo partendo dal fallimento dell’amministrazione uscente sull’edilizia sociale. Io vengo da un quartiere, Barbaricina, dove le case popolari sono in uno stato di abbandono e assoluto degrado da anni e mi batterò, se eletta, proprio per invertire la rotta. In questi anni Conti e la sua maggioranza non hanno fatto nulla da questo punto di vista. Il M5S sarà decisivo per cambiare rispetto al passato e riportare al centro i bisogni delle persone".
La pensa allo stesso modo, Andrea Cheli, anche lui candidato con i grillini: "Vogliamo essere il valore aggiunto della coalizione e non solo un pezzo dell’alleanza. Vogliamo incidere sul programma e sulle scelte politiche del centrosinistra, risultando determinanti nella proposta politica. Ma soprattutto vogliamo essere un riferimento per i diritti negati, la possibilità per i cittadini di far sentire la loro voce e rappresentare anche le istanze apparentemente più piccole ma che se non ascoltate rendono difficile il vivere quotidiano, ad esempio alzandosi la mattina e poter mandare i propri figli a scuola in sicurezza, con percorsi protetti, oppure andare alla stazione a prendere il treno senza rischiare di essere rapinati".
E, secondo Cheli, "la Pisa ‘cantierata’ di questi giorni è solo immagine senza sostanza di questa amministrazione: dalle rotonde con i mega freccioni colorati a Ospedaletto, al ‘ponte di Brooklyn’ tra Riglione e Cisanello il tutto con il tesoretto della precedente amministrazione), rimbellettando la città per nascondere le vere difficoltà, come l’aumento della criminalità o il boom di baby gang che sono il sintomo di una mancata inclusione".
Gab. Mas.