Il settore conciario si rimette in moto per salvare le materie prime

Lo prevede l'ordinanza del 26 aprile della Regione Toscana. Il pellame grezzo rischia di deteriorarsi con lo stop prolungato

Il settore del cuoio

Il settore del cuoio

Pisa, 26 aprile 2020 - «L'ordinanza regionale» della Toscana «è una buona notizia e questa settimana ci sarà utile per mettere in sicurezza il pellame grezzo, che rischiava di deteriorarsi con lo stop prolungato, anche con conseguenze ambientali, e prepararsi a tornare alla produzione a pieno regime dal 4 maggio». Lo afferma Michele Matteoli, presidente del Consorzio Conciatori di Ponte a Egola ( Pisa) che rappresenta la metà delle aziende del distretto conciario. «Le nostre aziende compreso l'indotto danno lavoro a circa 6-8.000 persone - aggiunge - la metà da domani potrà tornare a lavorare. Raggiungono un fatturato di 2 miliardi di euro l'anno, circa la metà del mercato nazionale del settore».

La riapertura è «una boccata d'ossigeno» per queste imprese che, osserva Matteoli, «sono in grado di assicurare distanze di sicurezza e adeguate protezioni per i dipendenti: adesso ci attendiamo certezze dal governo sul decreto liquidità ma ripartire è importantissimo per dare un segnale al mercato internazionale (esportiamo in 112 paesi) dimostrando che l'Italia è in grado di assicurare la fornitura delle commesse richieste».