Concessioni, sciopero in spiaggia. Ombrelloni chiusi per qualche ora: "Governo continua a non decidere"

Protesta indetta da Sib Confcommercio per il nove agosto: "E se non ci ascoltano continuerà". Fabrizio Fontani: "Dopo 14 anni di rinvii e due di chiacchiere, ci troviamo nello scenario peggiore"

Stabilimento balneare (foto generica)

Stabilimento balneare (foto generica)

Pisa, 2 agosto 2024 – Ombrelloni chiusi il 9 agosto. Il mondo dei balneari inaugura la protesta in pieno agosto per farsi sentire e sollecitare un incontro con il Governo Meloni: a fine anno scadranno le concessioni e "dopo sarà il caos", dicono. Anche gli stabilimenti balneari del Litorale pisano aderiranno allo sciopero indetto dal Sib Confcommercio ripristinando il servizio solo alle 9.30 del prossimo 9 agosto. "Nonostante gli innumerevoli appelli, Governo e Parlamento si confermano ignavi e decidono di non decidere", tuona il presidente del Sib Confcommercio Pisa Fabrizio Fontani. "Ancora non è stato emanato alcun provvedimento legislativo chiarificatore che salvaguardi la balneazione attrezzata italiana, senza tutelare minimamente il nostro lavoro e le nostre aziende. Ecco perché abbiamo deciso che chiuderemo gli ombrelloni se il Governo e il Parlamento avranno ultimato i propri lavori senza alcun intervento legislativo". Sarà un mese bollente su tutti i Litorali d’Italia (non solo per le temperature che sfiorano i 40 gradi), ma anche perché "se l’inerzia proseguirà" ci sarà da attendersi nuove proteste e c’è già una seconda data: il 19 agosto, quando "la chiusura degli ombrelloni sarà estesa alle 10.30".

Non usa mezzi termini il direttore generale di Confcommercio Pisa e segretario generale operativo Sib Confcommercio Federico Pieragnoli. "Dopo 14 anni di rinvii e due anni di chiacchiere ci troviamo nello scenario peggiore che si potesse prevedere. Di fronte a questa vera e propria irresponsabilità della politica è impossibile restare silenti. È doveroso protestare nell’interesse non solo di imprenditori e famiglie, ma anche per la necessità di salvaguardare il modello di balneazione attrezzata per eccellenza, efficiente e di successo che tutto il mondo ci invidia".

"Questa ‘non gestione’ sul tema concessioni sta causando da un lato la paralisi, dall’altro il caos, in un contesto di profonda incertezza e ambiguità normativa. Per questo non escludiamo altre forme di mobilitazione, l’importante è agire!". "Non saremmo mai voluti arrivare a questo punto, peraltro nel pieno della stagione estiva a ridosso di Ferragosto, e quindi al culmine del nostro lavoro" ribadisce Fontani "ma non possiamo più rimanere in silenzio: è necessario agire attraverso un’iniziativa che vuole comunque ridurre al minimo i disagi per la clientela".

A tal proposito "alla vigilia dello sciopero comunicheremo ai nostri clienti le ragioni della nostra protesta con volantini, manifesti e la lettura di un comunicato attraverso gli altoparlanti".