MARIO ALBERTO FERRARI
Cronaca

Concluse le prime indagini geofisiche sul sito Preceramico di Ba’ja in Giordania

Si è conclusa la prima campagna di scavo e ricognizione presso il sito di Ba’ja, all’interno del progetto speciale della...

L’insediamento neolitico è caratterizzato da case in pietra costruite su più livelli e terrazzamenti, disposte su ripidi pendii

L’insediamento neolitico è caratterizzato da case in pietra costruite su più livelli e terrazzamenti, disposte su ripidi pendii

Si è conclusa la prima campagna di scavo e ricognizione presso il sito di Ba’ja, all’interno del progetto speciale della didattica GeoLithics, guidato da Niccolò Mazzucco e Adriano Ribolini dell’Università di Pisa. Il progetto aveva lo scopo di coinvolgere studentesse e studenti dell’Università di Pisa nello studio di questo importante sito preceramico (circa 9mila anni fa), situato in una posizione naturalmente fortificata a nord di Petra, nel sud della Giordania, tra le montagne, accessibile solo attraverso una stretta gola, che conduce a un pianoro nascosto tra alte pareti di roccia.

L’indagine del sito si svolge all’interno del “Ba’ja Neolithic Joint Project (BJNP)”, un progetto di ricerca e scavo internazionale, codiretto da Niccolò Mazzucco (Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere Unipia), Hala Alarashi (UMR 7264, Cepam, Cnrs, Francia) e Bellal Abuhelaleh (Al-Hussein Bin Talal University, Giordania), con il Dipartimento delle Antichità della Giordania.

L’obiettivo del progetto GeoLithics è stato documentare le strutture ancora sepolte e il loro possibile andamento grazie all’uso del Georadar. I risultati ottenuti, molto promettenti, confermano la presenza di una densa trama urbana, con numerosi edifici a pianta rettangolare disposti su più livelli. Analisi fondamentali per organizzare prossime missioni di scavo orientandole verso le aree più interessanti di questo vasto villaggio in particolare in una zonae, forse destinata a spazio collettivo o a funzioni di riunione, situata nel cuore del villaggio.