"Desta stupore che il congresso del Partito democratico di Pisa, ad un anno dalla scadenza non si sia ancora tenuto, mentre in tutta la Toscana si celebrano congressi di ogni livello. Uno svilimento del senso dell’impegno di iscritti ed elettori che lascia esterrefatti e per cui non si cerca soluzione alcuna, non si capisce perché lo stesso regolamento usato in tutta la Toscana non possa valere per Pisa, perché la commissione congressuale non ha voluto adottarlo, perché in direzione provinciale qualcuno ha fatto di tutto per non votarlo". Queste sono le parole di Shkelzen Hasanaj, componente della segreteria del Pd di Pisa, che con una lettera indirizzata a La Nazione, ha deciso di aderire all’appello lanciato nei giorni scorsi da 8 segretari di circolo e che chiedeva al segretario regionale Emiliano Fossi, di "porre fine all’incresciosa situazione in cui versa l’unione comunale di Pisa, ormai da troppo tempo in attesa di un rinnovo naturale".
Il congresso per decidere chi sarà il nuovo segretario comunale dem infatti è in altomare, mentre da orami più di un anno, l’esponente dell’area Bonaccini Mario Iannella è in attesa di un avversario, il cui nome ancora non è stato deciso.
"Suscita rammarico - aggiunge Hasanaj -, la sensazione che questo avvenga perché alcuni dirigenti locali siano attivamente impegnati ad evitare che il congresso si faccia, come intimoriti dalla possibilità che anche a Pisa si possa introdurre un cambiamento rispetto alle dinamiche ereditate dal passato e che hanno fino ad ora condotto il partito cittadino. Non si spiegherebbe altrimenti la resistenza opposta da alcuni rispetto alla convocazione di un congresso che potrebbe aprire spazi di discussione e rinnovamento".
Hasanaj infine rilancia l’appello a tutti gli iscritti e agli elettori del Partito Democratico, "soltanto attraverso l’apertura di una nuova fase – conclude -, sarà possibile liberare il Pd da dinamiche autoreferenziali ed orientarlo verso una linea politica inclusiva e meritocratica, svincolata da logiche di appartenenza. Solo in questo modo il partito potrà riconquistare la sua vocazione originaria e ritrovare un legame autentico con la cittadinanza, tornando a preoccuparsi di come cambiare la Pisa ereditata dalla giunta Conti". Enrico Mattia Del Punta