STEFANIA TAVELLA
Cronaca

Consegnato il diploma alla memoria di Lorenzo Taverni, morto nel 2020 a 19 anni

Il 1° giugno la cerimonia di consegna del diploma al Liceo Ulisse Dini alla presenza della famiglia di Lorenzo, morto pochi giorni prima di sostenere l'esame di Stato

Lorenzo Taverni

Lorenzo Taverni

Pisa, 29 giugno 2024 - «Per essersi distinto per correttezza, responsabilità, partecipazione attiva e ottimi risultati durante l’intero percorso scolastico». Questa è la motivazione incisa nel Diploma di maturità di Lorenzo Taverni, studente del Liceo Scientifico Ulisse Dini, morto il 5 giugno del 2020 a causa di una rara malattia.

La docente Vanessa Ghionzoli ha scritto una lettera in occasione della consegna del diploma alla memoria di Lorenzo, morto pochi giorni prima di sostenere l'esame di Stato al quale era stato ammesso con ottimi risultati. «Lorenzo, nato il 7 febbraio del 2001, comincia a frequentare la 1^D del Liceo Scientifico Ulisse Dini dall’anno scolastico 2015/2016: è un adolescente vivace, esuberante, ama lo sport, in particolare lo sci, ma anche il calcetto, è molto interessato allo studio, ha mille passioni, ma è soprattutto un osservatore sensibile del mondo che lo circonda.

La sua vita è quella di un giovane che vive il suo presente con intensità e che vede il suo futuro con grande curiosità e attesa. Il padre Marco, docente di Scienze naturali, la madre Roberta, Conservatrice museale all’Università di Pisa, e la sorella minore Luisa, formano insieme a Lorenzo una famiglia unita.

Lorenzo soffre dalla nascita di una particolare patologia di carattere immunitario che lo ha condizionato fin dall’infanzia tra mille preoccupazioni, ma con l’adolescenza la situazione appare migliorata e la vita per Lorenzo è tornata abbastanza serena. Ma è nella primavera del 2020 che la sua patologia si evolve verso la leucemia. Si rende necessario il trapianto di midollo osseo. A scuola si avvicina l’esame di Stato, è giugno, e si sta organizzando il calendario delle prove; allora si fa di tutto per agevolare Lorenzo nella tempistica: l’esame è per lui un traguardo che è lì e che vuole e deve tagliare, uno stimolo a non pensare alla sofferenza.

E’ un ragazzo dolce e paziente, Lorenzo, e anche competitivo, ma di quella sana forma di competizione che non lo ha mai spinto a rischiare, né nell’agonismo sportivo, né più in generale nella vita, anzi lo ha aiutato a ponderare i suoi passi con senso di responsabilità. L’esame è una tappa del percorso scolastico e umano di un adolescente che costituisce uno spartiacque: così è anche per Lorenzo; un rito collettivo tanto atteso, preparato e immaginato insieme ai docenti e ai suoi compagni di classe con cui ha condiviso tanti momenti durante i cinque anni: per lui, come per tutti, l’Esame di Stato è un appuntamento immancabile, un passaggio fondamentale nello sviluppo dall’adolescenza all’età della giovinezza e poi a quella di adulto.

Per di più quello è stato un anno inedito, con la primavera funestata dal Covid -19 e scandita dal lockdown, che ha costretto per mesi gli studenti a stare lontani dai banchi di scuola, obbligati alla negazione delle relazioni sociali, impediti nella condivisione fisica delle emozioni, ed ha reso soprattutto loro, studenti del quinto anno, molto preoccupati di fronte ad una preparazione vissuta nella difficile e a volte sterile didattica a distanza, e quindi più incerta del solito. L’esame però costituisce un primo ritorno alla normalità che già tutti, governo, comitato scientifico, media definiscono come la ripartenza.

È l’occasione per rivedersi, il preambolo di quella agognata estate: 'la più bella della vita!', come diceva spesso Lorenzo. Nonostante alcuni segnali di ripresa, insorge una grave e fulminea complicazione infettiva durante il trapianto che rapidamente lo porta alla morte il 5 giugno 2020. La morte improvvisa getta tutti i familiari, amici e docenti nello sconforto. Quella di Lorenzo è una scomparsa che nessuno si aspettava. L’esame ha inizio, ma in esso si apre una voragine, un vuoto incolmabile. Eppure il suo diploma Lorenzo lo ha ottenuto: è stato consegnato alla sua memoria, a distanza di anni, il 1 giugno 2024 nella sala della Dirigenza del Liceo Scientifico Ulisse Dini, in una modalità intima e discreta, e per questo toccante, alla presenza della famiglia, del padre, della madre e della sorella, degli zii e dei cugini, della Preside, la Prof.ssa Alessandra Marrata, della Vice preside, la Prof.ssa Chiara De Chiara, di alcuni docenti di Lorenzo e di Carla Lorenzetti, che dalla segreteria didattica ha seguito con costanza la procedura inedita, ma ufficiale, del diploma post mortem.

A riceverlo, in una coinvolgente celebrazione di consegna, è stata la sorella Luisa, che ha anche sottoscritto col suo nome la presa d’atto nel librone del Liceo. Sono stati momenti di commozione in cui ognuno ricordava un pezzo della sua storia condivisa con Lorenzo. Uno studente così non può essere dimenticato. 

Siamo di nuovo in tempi d’Esame di Stato: solo pochi giorni fa si sono svolte le prove scritte di Italiano e Matematica e gli studenti del Dini, come i tanti altri in tante scuole d’Italia, stanno preparando il colloquio orale, tra tensione, aspettative e, forse, un pizzico di fastidio, senso di spossatezza e frustrazione per qualcosa che non è andato come sperato.

Ma è proprio in questo contesto di spazio e di tempo che conoscere la storia di Lorenzo può essere per i maturandi di oggi fonte di rinnovato entusiasmo e di una presa di consapevolezza, non da poco: l’Esame di Stato costituisce anche uno straordinario privilegio, una esperienza non scontata che non a tutti è dato vivere. Proprio in questa sua unicità, l’Esame di Stato è da apprezzare nel profondo e da vivere come una prova che resterà in assoluto la fonte dei ricordi tra i più cari.