Sostituire la "c" di "consiglio comunale" con la maiuscola, "materna" con "scuola d’infanzia", oppure "elementari" con "primarie". Sono solo alcuni dei 728 emendamenti presentati dalla minoranza in consiglio comunale in questi giorni. Un fiume in piena, per sei giorni e oltre 84 ore – ieri è stato appena il secondo giorno – maggioranza e opposizione si sono chiuse nella sala delle Baleari di Palazzo Gambacorti, nella settimana prima di Natale. I consiglieri, affiancati dagli assessori che si alternano ai lavori, affrontano cosi una maratona politica con votazioni lampo, definita "senza precedenti".
"Premete i pulsanti come fossero consolle della Playstation" ha ironizzato Ciccio Auletta, di Diritti in Comune, puntando il dito contro chi nella maggioranza vota senza seguire le discussioni. Non mancano brusii, gestacci e scontri verbali, soprattutto tra Enrico Bruni (Pd) e Maurizio Nerini (FdI). A complicare ulteriormente la situazione, ieri pomeriggio è stato il riscaldamento a fare le bizze: funzionari e impiegati hanno seguito i lavori intabarrati nei loro giubbotti, almeno finché la caldaia non è tornata operativa.
La sfida più impegnativa, però, è toccata al presidente del consiglio comunale, Alessandro Bargagna, costretto a richiamare più volte all’ordine i consiglieri per garantire un ritmo serrato delle votazioni. Obiettivo: "fare presto".
Solo ieri, sono stati esaminati oltre 200 emendamenti. Una vera maratona, tra proposte come l’installazione di telecamere a Oratoio per la sicurezza, oppure l’integrazione delle celebrazioni storiche con la tutela ambientale, fino al curioso "pedibus notturno". Tutti rigorosamente bocciati. E non sono mancate le critiche della maggioranza, che ha accusato l’opposizione di presentare emendamenti ripetitivi: "Almeno mettetevi d’accordo tra di voi", schernisce Nerini.
Secondo alcuni consiglieri, questa pioggia di emendamenti rappresenta una "vendetta" per la mancata discussione approfondita del bilancio in commissione. "Gli assessori non sono venuti a illustrarci i dettagli", spiegano dalla minoranza. Le tensioni sono state accentuate dalla decisione di unificare la discussione sul Documento Unico di Programmazione con quella sul bilancio comunale. Una scelta definita "assurda" dal gruppo di opposizione La Città delle Persone: "Si tratta di documenti fondamentali per la città, e noi abbiamo idee concrete per Pisa", spiegano.
Intanto, mentre i lavori proseguono senza sosta, su YouTube – dove le sedute vengono trasmesse in diretta – gli spettatori si contano sulle dita di una mano: ieri erano appena dieci, tra consiglieri assenti, assessori e qualche appassionato di politica locale. Enrico Mattia Del Punta