Gabriele Masiero
Cronaca

Conti, guerra all’ateneo

Il sindaco e le lezioni a distanza "Danni economici devastanti"

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"Scelta unilaterale e sbagliata" e "atteggiamento di chiusura" che provoca "danni economici devastanti" alla città e rischia di modificare,in peggio, la la vita stessa dell’ateneo come l’abbiamo conosciuta finora. Il sindaco Michele Conti dopo la riunione della Cut, la Conferenza università territorio che doveva discutere della ripresa post Covid, dichiara guerra al rettore Paolo Manacarella per la decisione di prorogare di un altro semestre la didattica a distanza privilegiandola rispetto a quella in presenza. "Chiedo al rettore – dice il sindaco - di rivedere la scelta di non riprendere le lezioni in presenza neanche per il primo semestre del prossimo anno accademico: una decisione che per la città è devastante sia sotto il profilo economico, sia per lo stesso ateneo, che può rischiare anche un calo di iscrizioni".

E poi aggiunge: "Prendo atto della scelta del senato accademico, ma sento anche il parere di molti docenti universitari che si esprimono in modo nettamente contrario. Il rischio è che molti ragazzi e le loro famiglie sceglieranno gli atenei di altre città. Mi risulta, ad esempio, che a partire da settembre, l’università di Firenze sarà di nuovo accessibile per uno svolgimento della didattica che permetta la presenza contingentata di studenti nelle aule secondo l’orario previsto dal calendario didattico, oltre a dare la possibilità di seguire le lezioni online a chi lo volesse". Conti attacca anche la Regione:: "L’assessore competente Monica Barni avrebbe dovuto coordinare i tre atenei e favorire una posizione univoca". Ma soprattutto, secondo il sindaco, "continuare con le lezioni a distanza è una scelta temeraria perché far passare il concetto che l’Università si può seguire online in modo strutturale e non solo per un periodo emergenziale è molto pericoloso: se, infatti ,uno studente può fare lezioni online, per quale motivo dovrebbe scegliere Pisa?". "Le strutture universitarie – osserva Conti - sono un asse fondamentale della vita culturale ed economica cittadina, un patrimonio che non va disperso con scelte unilaterali sbagliate e mi spiace avere registrato dal rettore un atteggiamento di chiusura tuttavia, se ci verrà richiesto, il Comune è pronto a mettere a disposizione temporaneamente alcune strutture del suo patrimonio per svolgere le lezioni". L’atteggiamento di chiusura, spiega il primo cittadino, sta nel fatto che nelle scorse settimane aveva discusso di questi temi "proprio con Mancarellla e insieme all’assessore Dringoli per offrire collaborazione per una possibile soluzione nell’interesse della città e dell’ateneo ma, purtroppo, con amarezza devo ammettere che ho trovato un atteggiamento di chiusura, lo stesso registrato nella Cut".

Infine, Conti trova curioso "che alcune forze politiche e il presidente di Anci Toscana chiedano al Comune di intervenire per trovare soluzioni: l’ateneo dispone in città di un cospicuo patrimonio immobiliare, molto del quale attualmente inutilizzato, che può servire in questo momento per gestire una situazione straordinaria". "Basta volerlo – conclude - e organizzarsi. Gli studenti pagano le tasse all’Università di Pisa che ha le risorse necessarie per rimodulare la didattica rispettando tutte le norme di sicurezza".