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Neonato positivo al Covid a Pediatria. Scattano i tamponi per sei sanitari

Il primario , professor Peroni: "Il bimbo sta bene e non ha avuto contatti con gli altri piccoli pazienti. Salteranno fuori nuovi casi, ma dobbiamo imparare a conviverci seguendo tutte le regole date"

Neonato positivo al Covid

Pisa, 18 settembre 2020 - Si è presentato nella Pediatria pisana per accertamenti programmati ed è rimasto una mattina in reparto. Essendo così piccolo, sei mesi, senza mascherina. Al tampone, è risultato positivo ed è scattata subito la procedura prevista: controlli per il personale (medici e infermieri) e ricovero per il bambino in un’area speciale dedicata. Sarebbero almeno sei i sanitari tamponati e, precisa Aoup,  "sono rimasti regolarmente al lavoro, secondo le norme e le procedure aziendali" . Ma gli accertamenti sono partiti anche per cercare di ricostruire eventuali contatti del bambino, di origine straniera, e della madre fuori dall'ospedale. "Il bimbo sta bene", spiega il primario, il professor Diego Peroni. Come da procedura, è stato messo nella "bolla Covid" istituita proprio per i piccoli pazienti che hanno il virus. Uno spazio simile si trova anche a Ostetricia e Ginecologia. "Non è considerato un contatto ad alto rischio – rassicura il direttore dell’Unità operativa che si trova al Santa Chiara –. Sono ovviamente state fatte tutte le verifiche necessarie sul personale: non è stato a contatto con gli altri pazienti". Non c’è stata alcuna interruzione del servizio, il reparto ha continuato a funzionare. "Nessun problema, insomma", aggiunge il professore.

Lo stesso primario che vuole tranquillizzare i suoi pazienti, le loro famiglie e non solo. "Non sarà il solo caso, ne salteranno fuori altri nei prossimi mesi, ma bisogna frenare gli allarmismi e fare quello che le leggi e le regole specifiche ci dicono. Occorre, insomma, imparare a convivere, per il momento, con questo virus".

Le misure: tamponi per chi si è preso cura del bambino di appena sei mesi: ha una storia delicata. Risiede momentaneamente, con la mamma, in una casa di accoglienza per donne vittime di violenza. La sua situazione sanitaria appare per fortuna sotto controllo. Antonia Casini Guglielmo Vezzosi