Il ‘Campus Pisa’ è sempre più attrattivo. Terminate le prove delle materie scientifiche, sono cominciati ieri gli scritti per Scienze Sociali alla Scuola Sant’Anna e quella che si è presentata al polo Porta Nuova è stata una vera e propria marea di ragazzi e ragazze. Erano 170 i candidati, su 219 domande, che ambivano a uno dei 29 posti in giurisprudenza, scienze politiche ed economia e managment. Un numero in forte crescita, del 12%, rispetto all’anno scorso. Secondo la rettrice della Scuola, Sabina Nuti (foto), "ciò che porta così tanti ragazzi e alle ragazze a tentare i concorsi di ammissione alla Sant’Anna, oltre alla qualità dei nostri laboratori e centri di ricerca, tra i migliori al mondo in diversi settori delle scienze applicate, è la possibilità di realizzare un percorso universitario in un ambiente stimolante. Noi offriamo ai giovani luoghi dove formazione, ricerca, internazionalizzazione e ‘terza missione’ si uniscono per fornire le competenze e le conoscenze richieste dal mondo del lavoro di domani. Inoltre - conclude la rettrice Nuti - a Pisa c’è la possibilità di dialogare con istituzioni prestigiosissime. Una serie di qualità del nostro sistema che vengono ripagate coi numeri". Il successo "individuale" della Scuola Sant’Anna riflette infatti la qualità complessiva del sistema degli atenei della città.
"I giovani presenti oggi dimostrano l’interesse che c’è per Pisa e per i nostri istituti - ha dichiarato il prorettore alla didattica dell’Università di Pisa, Giovanni Paoletti, presente alla prova - rafforzato ogni anno di più dalla sinergia delle tre università. Il percorso che stiamo portando avanti ci premia in termini numerici e dobbiamo continuare a migliorarci per intercettare l’interesse dei ragazzi e delle ragazze". Secondo il prorettore Paoletti, i concetti chiave su cui devono puntare le università per intercettare ancora meglio i flussi sono: "Internazionalizzazione, qualità della ricerca e della didattica. L’attrattività è valorizzata anche dal contesto. È importante avere un’alleanza e un dialogo con la città, la sua ricettività e i suoi servizi. La scommessa deve essere quella di rendere Pisa sempre più a misura di giovani: la qualità c’è, l’interesse pure - sono infatti anni che, in controtendenza con la media nazionale, gli accessi alle università pisane crescono - serve soltanto veicolarla meglio".
Mario Ferrari