REDAZIONE PISA

Cristiana Brivio, dinastia ippica Manager di una storica scuderia A Barbaricina con cento cavalli

Oltre i cancelli della Razza Latina gestisce, con il marito Endo Botti, un lavoro che la vede impegnata 15 ore su 24. I risultati in corsa sono ottimi, pari alla grande passione e a una straordinaria volontà.

Cristiana Brivio, dinastia ippica Manager di una storica scuderia A Barbaricina con cento cavalli

di Renzo Castelli

PISA

Seppure il lavoro, anche sotto l’aspetto fisico, richieda un grande impegno, la presenza di un mondo ‘rosa’ nell’ippica italiana non è una novità. Nel 1995, ad esempio, la fantina Jacqueline Freda riuscì a vincere la classifica nazionale facendo meglio dei colleghi maschi. Di questo mondo ‘rosa’ votato a una professione fatta di tanta fatica e sacrifici fa parte oggi un personaggio che potremmo definire ‘unico’: per la storia della sua famiglia e per la determinazione nello svolgere un lavoro che lei stessa, con il suo stakanovismo, contribuisce a rendere ogni giorno più impegnativo. Cristiana Brivio Sforza – è di lei che stiamo parlando – è una giovane donna che ha significativi ascendenti sia nella vita sociale che sportiva nel vasto mondo dei cavalli. Il bisnonno Mario Perrone (grande figura nel panorama dell’economia nazionale, proprietario di fabbriche come l’Ansaldo, delle miniere di Cogne, di giornali e perfino di una banca) fu il personaggio che fra il 1925 e il 1931 costruì a Barbaricina il complesso denominato Razza Latina che può oggi essere definito un monumento nazionale dell’ippica: per la qualità e l’accuratezza delle scuderie, con villa padronale, pertinenze, galoppatoio coperto, box per la maternità, vastissimi paddock. Ed è questo, oggi, il regno di Cristiana.

Se il bisnonno Perrone costruì tutto ciò, allevandovi anche cavalli di grande valore, non si può dimenticare come il compianto padre Cesare, che ha saputo conservare integra la grande proprietà di via del Capannone, sia stato un cavaliere di ottima fama (477 vittorie delle quali 102 in ostacoli). Con Cristiana, votata ormai alla professione di allenatrice dopo essere stata una buona amazzone nella specialità del completo, l’impianto ha ulteriormente potenziato la sua efficienza. A cominciare dalla nuova pista in truciolo di legno che sviluppa mille metri in un percorso che si incunea nella verde tenuta di 46 ettari volti a ovest, verso il mare. Un impianto funzionale che ospita oltre cento cavalli, con proprietari importanti sia italiani che stranieri. Una vera e propria multinazionale del purosangue (anche con qualche arabo). I risultati non sono mancati, importanti e puntuali. Ma c’è una corsa, fra i moltissimi Grandi Premi già vinti, che le scalda il cuore: il successo ottenuto nel premio “Pisa” dello scorso anno con Il Grande Gasby che esaltò anche il successo di un fantino-simbolo del galoppo come Frankie Dettori. Il suo salto al centro del tondino del prato degli Escoli portò la corsa pisana sulla stampa di mezzo mondo. Il passare del tempo, dopo aver ricevuto il testimone della passione per i cavalli da personaggi familiari tanto importanti, ha triplicato in Cristiana la forza di volontà della professionista.

Anche se non da sola (condivide il suo lavoro quotidiano con il marito Endo Botti, anche lui apprezzato trainer, proveniente da una notissima famiglia ippica), il suo impegno è oggi totalizzante: sveglia alle 5, un caffè, quindi il lavoro con i cavalli che comprende anche i rapporti con il veterinario, i maniscalchi o l’alimentarista. All’ora di pranzo lei… non pranza ma si chiude in ufficio – un altro caffè – per aggiornare l’amministrazione, seguire i rapporti con i proprietari e i fornitori, controllare le iscrizioni dei cavalli nelle diverse corse e i loro pesi.

Riposo? Neppure una breve pennichella in poltrona. Alle 17 terzo caffè e poi di nuovo in scuderia a controllare i cavalli. Siamo già alle 19, l’ora di rientrare a casa per una lauta (finalmente!) cena e per dedicarsi un po’ anche alla figlia Bianca di 8 anni (l’altra figlia Matilde ha 24 anni, è laureata in psicologia e ha preso la sua strada). Televisione? Risponde: "Zero. Dopo una giornata così mi è proprio impossibile tenere ancora aperti gli occhi…".