REDAZIONE PISA

"Cultura e turismo? Vanno alla società dei parcheggi"

Coro di critiche dalle opposizioni: "Cda ben pagato...". "Operazione di Palazzo"

"Conti voleva fare una nuova società moderna che gestisse gli eventi culturali ma si è dovuto ricredere e così trasferisce cultura e turismo alla società che gestisce aree camper e mobilità. Una scelta unica nel panorama nazionale dettata dalla necessità di portare in fondo una promessa fatta. In tutto questo però aumenta i costi prevedendo non più un amministratore unico in Pisamo ma un consiglio di amministrazione ben pagato così da poter nominare qualcuno qua e là". Così il Pd, per bocca del suo capogruppo Matteo Trapani, critica la scelta del centrodestra di costruire in seno alla municipalizzata la società che gestirà gli eventi. "Il Pd - aggiunge Trapani - insieme alle altre forze di minoranza ha presentato numerosi ordini del giorno ed emendamenti soppressivi che sono stati bocciati dalla maggioranza". Secondo il consigliere dem, Enrico Bruni, "la destra ha creato l’ennesimo pasticcio amministrativo: Pisamo doveva essere rilanciata per quel necessario salto di qualità sulla mobilità in città, invece ora verrà completamente stravolta per un disegno confuso e sbagliato di questa giunta". Duro anche Paolo Martinelli (La città delle persone): "Alla società per la mobilità, il centrodestra esternalizza e affida la gestione di cultura, sport e turismo, senza alcuna competenza accertata né strategie in merito. Il sindaco accentra su di sé ulteriormente i poteri, sfilando la funzione pubblica collegiale ai tre assessorati di Cultura, Turismo e Sport, con loro beneplacito e così indebolendo fortemente il controllo di consiglio e commissioni comunali perché l’amministratore unico o il cda di Pisamo risponderà all’assemblea dei soci in cui siede il sindaco di Pisa che detiene oltre il 98% della proprietà". Secondo Luigi Sofia (Sinistra unita) si tratta "non di un cambiamento epocale come dice Conti ma di un passo indietro per la città: più poteri concentrati nel nuovo consiglio di amministrazione esautorando di fatto le direzioni e gli assessorati competenti, meno trasparenza e settori strategici come cultura, turismo ed eventi affidati". Per Ciccio Auletta (Diritti in comune) è stata "una pura operazione di Palazzo, un vero e proprio assalto alle società partecipate che sta caratterizzando il secondo mandato del sindaco Conti a partire dalla modifica della Patrimonio Pisa, passando per Pisamo e successivamente con la propaganda sulla fuoriuscita del Comune di Pisa dalla SdS: un preciso modello di governo da parte del sindaco per accentrare a sé le decisioni, liberandosi nei fatti di assessori, partiti e dirigenti, un modello in cui l’opacità e la mancanza di qualsiasi forma di partecipazione e coinvolgimento della cittadinanza sono i tratti salienti. Siamo totalmente contrari a questa operazione sia per il metodo con cui è stata condotta sia nel merito: una scelta che dimostra ancora una volta come per la Giunta le politiche culturali e turistiche siano un peso di cui disfarsi, provando a gestire le società in house a proprio piacimento". Gab. Mas.