GABRIELE MASIERO
Cronaca

"Troppi daini a San Rossore? Ma noi non li uccideremo"

Il presidente Bani lancia la campagna insieme alla Lav: salvare gli ungulati del Parco inoltrando al Ministero richiesta fondi per un piano di sterilizzazione

Daini

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Pisa, 3 febbraio 2022 - "Insieme alla Lav nazionale vogliamo mettere in piedi un progetto per sterilizzare quanti più daini possibile, proprio per evitare potenziali future campagne di abbattimenti controllati". Il suo video su Facebook, in cui fa merenda insieme ad un daino, è diventato virale. Il presidente del Parco regionale di San Rossore-Migliarino-Massaciuccoli, Lorenzo Bani, spiega così la richiesta di fondi al ministero della Salute in fase di predisposizione per ottenere i soldi necessari a mettere in pratica il progetto. "Nella legge di bilancio 2022 dello Stato - osserva Bani - sono previsti 500 mila euro per la sterilizzazione degli ungulati. Per questo Insieme al presidente di Lav, Massimo Vittori, stiamo preparando la candidatura del nostro parco per la sterilizzazione dei daini al ministero della Salute". 

L’obiettivo dell’area protetta che si estende tra Pisa, Viareggio e Massarosa è quello di mettere in campo un’iniziativa etica per controllare il proliferare dei daini che possono rappresentare un pericolo per le attività agricole del territorio. "La richiesta al Governo - sottolinea il presidente del parco - è soltanto una delle strade che intendiamo percorrere per mettere in pratica il nostro progetto che consiste nella somministrazione al maggior numero possibile di esemplari di femmine di daino un vaccino immunocontraccettivo, i cui effetti sull’animale si protraggono per alcuni anni, limitando così la proliferazione senza però avere conseguenze permanenti. Il numero di interventi previsti è ovviamente legato alle risorse che avremo a disposizione: se avremo i soldi ministeriali meglio, altrimenti svilupperemo comunque la nostra azione preventiva stanziando risorse proprie del parco". 

L’obiettivo di fondo di Bani, tuttavia, è quello di "creare sempre di più un parco aperto e vicino a chi lo abita, dove anche il rapporto tra uomo e animali deve essere improntato al rispetto delle regole ma dove sia possibile creare un’interazione sana e sicura". "È per questo - sottolinea il presidente - che abbiamo deciso di candidarci insieme alla Lav per rispettare in modo rigoroso la tutela del benessere degli animali, i profili scientifici di questo intervento, in un’ottica però di apertura verso l’esterno". 

Del resto, conclude Bani, "È più o meno ciò che abbiamo fatto con la presenza dei lupi: è stato un sondaggio tra le scuole del territorio a decidere il nome per l’esemplare femmina, Luna Selvaggia: così rendiamo le nostre attività di tutela dell’ambiente e della biodiversità sempre più di prossimità con il territorio, avvicinando le nuove generazioni al corretto uso delle aree protette e alle politiche di conservazione necessarie a rendere questo straordinario patrimonio della costa toscana anche un vettore di educazione civica".