Dal cuore della piana pisana, a Navacchio, arriva un aiuto all’Europa per sviluppare degli strumenti di difesa che tutelino i dati sensibili degli utenti online nel rispetto delle norme sulla privacy. Il Cubit Innovation Labs, azienda all’interno del Polo Tecnologico di Navacchio, è infatti uno dei 14 partner (di cui 3 italiani) del progetto "Duca", finanziato con 1milione e 656mila euro dall’Unione Europea per proteggere i dati privati delle persone dai pericoli del web, sempre più comuni nell’era digitale. Il Duca ha infatti connesso diverse realtà di 7 Paesi che hanno proprio l’obiettivo di garantire a cittadini e organizzazioni un maggiore controllo sulle proprie informazioni sensibili online. In quest’ottica ambiziosa si inserisce il Cubit: l’azienda del nostro territorio contribuirà "alla creazione di soluzioni innovative per la sicurezza dei dati attraverso l’unione della ricerca tecnologica e l’esperienza industriale nel campo dell’elettronica e delle tecnologie digitali". Ma nella pratica cosa vuole fare il progetto?
Lo ha fatto sapere direttamente il Cubit che ha spiegato come "Ogni giorno, navigando su Internet, condividiamo dati personali, spesso senza nemmeno rendercene conto. Duca mira a sviluppare strumenti che ci permettano di decidere chi può accedere ai nostri dati e in che modo questi possono essere utilizzati. Inoltre, il progetto prevede l’uso di tecnologie avanzate per valutare i rischi per la privacy in tempo reale e migliorare la protezione delle informazioni sensibili".
Il contributo dell’azienda di Navacchio sarà decisivo perché "ci occuperemo - fa sapere il gruppo di ricerca - di studiare le esigenze degli utenti per creare un sistema efficace e di facile utilizzo, poi progetteremo strumenti che proteggano i dati attraverso tecniche in grado di rendere i dati meno identificabili, quali la cifratura e la pseudonimizzazione. Infine - aggiungono - dovremo testare le soluzioni in contesti reali, come la gestione dell’energia, la mobilità intelligente e l’uso dei big data". Intanto, per favorire lo scambio di competenze all’interno del team del progetto, Cubit Innovation Labs e gli altri partner europei stanno svolgendo dei periodi di cosiddetto ‘scambio di risorse’, per consentire dunque ai ricercatori di lavorare fianco a fianco con i colleghi di altri istituti e aziende, rafforzando la collaborazione e accelerando lo sviluppo delle tecnologie di Duca.
Mario Ferrari