
"Rumble in the jungle". Spezia-Pisa sarà giocata in una vera e propria bolgia, quella del "Picco". D’altronde, in palio c’è...
"Rumble in the jungle". Spezia-Pisa sarà giocata in una vera e propria bolgia, quella del "Picco". D’altronde, in palio c’è tanto, tantissimo: la Serie A. Con così tanto da giocarsi, non c’è spazio per la nostalgia, anche se domenica avrà un incontro ravvicinato con buona parte del proprio passato. In primo luogo, ovviamente, c’è Luca D’Angelo. Insomma, pare quasi inutile raccontare il trascorso dell’"omone" in nerazzurro. La promozione del 2019 in Serie B, la Serie A sfiorata con la finale persa con il Monza, quindi l’esonero e il ritorno la stagione successiva. Da quando siede sulla panchina spezzina, D’Angelo è rimasto imbattuto contro il Pisa: vittoria per 3-2 la scorsa stagione all’Arena, 2-2 nella prima giornata di questo campionato.
Attenzione però, l’allenatore non è l’unico ex: del suo lungo corso in nerazzurro, a Spezia ha ritrovato due elementi "cardine": Stefano Gori e Adam Nagy. Sia il portiere che il centrocampista hanno contribuito in maniera tangibile alla stagione della squadra ligure. Gori, che la maglia del Pisa l’ha vestita 101 volte in carriera, dopo l’infortunio di Sarr è diventato il titolare di una retroguardia ottima: appena nove le reti incassate in sedici partite, con dieci volte che è riuscito addirittura a mantenere la porta inviolata. Dopo anni difficili, l’ex numero 1 nerazzurro pareva essere tornato sui propri livelli. Nonostante ciò, a gennaio lo Spezia ha comunque deciso di ingaggiare Chichizola. Il risultato? Sette reti subite in otto partite, a dimostrazione di una difesa che è apparsa meno solida. Chi anche è uscito dai radar per infortunio è stato Nagy (ottantacinque partite in nerazzurro). Presente in venti delle prime ventidue partite, dalla ventitreesima giornata non scende in campo. In questo lasso di temo, la squadra di D’Angelo ha collezionato appena due vittorie nelle ultime sei partite. L’infortunio alla caviglia sembra essere ormai smaltito, così il centrocampista ungherese dovrebbe sfidare in prima persona il suo recente passato. Nota non lieta per il Pisa: con lui in campo lo Spezia ha perso solamente due volte in campionato.
Lorenzo Vero