CARLO VENTURINI
Cronaca

Marina di Pisa e la conta infinita dei danni: "Chi investe qui deve avere tutela"

Prosegue il nostro viaggio tra i titolari delle attività danneggiate dagli effetti della tempesta-Ciaran: "Giusto proteggere le celle 4-5, ma vanno messi in sicurezza tutti i cinque chilometri di lungomare"

Marina di Pisa (Pisa), 8 novembre 2023 – ”Chi continua ad investire qui deve avere da subito due protezioni: la prima, infrastrutturale per scongiurare questi fenomeni che si ripetono sempre più spesso e l’altra protezione è di tipo legislativo e cioè la Bolkestein deve essere drasticamente rivista perché abbiamo bisogno di serenità per poter investire". Lo dice Barbara Benvenuti, la titolare del ristorante Il Foresta, uno dei ristoranti più apprezzati e dalle mura che risalgono già ai primi del Novecento. E proprio quelle mura fanno da scudo alla furia del mare che invaderebbe la via Litoranea. "Si parla sempre di cella 4-5 cioè nella zona dello Zenith perché lì i sassi vanno in strada. Giusto proteggere quelle zone. Ma dobbiamo essere protetti anche noi. Ci sono 5 Km da proteggere". Benvenuti di investimenti ne ha già fatti nonostante i marosi climatici e legislativi rifacendo il tetto per la cifra di 40 mila euro. "Se non lo avessimo rifatto sarebbe volato in pineta. Ma ora, abbiamo altri 40mila euro di danni vari. E ci teniamo bassi". Il Foresta è stato tra i primi esercizi a sperimentare i geotubi di Provincia e Regione; la sperimentazione è costata alla famiglia Benvenuti 18mila euro. Quel sistema a geotubi, è durato meno di una stagione. Due anni fa la scogliera davanti al Foresta è stata "rimpinguata" con qualche scoglietto che è venuto subito giù creando un "dente" che ha fatto esplodere il mare direttamente su Toto e Foresta. "E vogliamo continuare a parlare di investimenti con la spada di Damocle della Bolkenstein? Intanto, ora dobbiamo tutti mettere mano ai nostri risparmi per ripartire subito e non è come una volta che le ditte ci venivano incontro, ora minimo si anticipa il 30% dell’importo altrimenti nemmeno si muovono.": dice Benvenuti che è anche presidente dei commercianti di Marina per Confcommercio. Il ristorante Arsella è poco distante dal Foresta. Anche lì, si lamentano danni per circa 60mila euro. "Tutto ciò che era al piano terra è andato perduto, tutto allagato o portato via dall’autoclave agli ombrelloni, agli attrezzi. L’acqua è arrivata fino alle terrazze": dice Alessandra Lupi. "A complicare il tutto è che siamo stati due giorni almeno senza acqua e elettricità. Ho chiamato i vigili urbani e mi hanno detto di chiamare l’Enel. L’Enel mi ha detto che non erano loro i fornitori della zona. Quanta disorganizzazione! Quando c’è un’allerta meteo del genere è bene chi si "allarmino" in primis gli enti preposti a gestire l’emergenza".