MICHELE BUFALINO
Cronaca

“Dante e Pisa. Lingua, arte, storia” il 5 dicembre a Cascina

Il libro di Fabrizio Franceschini sarà presentato nella sala del consiglio comunale alle 18

Fabrizio Franceschini

Fabrizio Franceschini

Pisa, 4 dicembre 2024 - “Dante e Pisa. Lingua, arte, storia” è il titolo del nuovo libro di Fabrizio Franceschini che raccoglie alcuni saggi già pubblicati e dedicati ai rapporti di Dante e del suo poema con la lingua, la storia e gli ambienti di Pisa e di Lucca. Il libro sarà presentato domani, giovedì 5 dicembre, alle 18 nella sala del consiglio comunale di Cascina. Dialoga con l’autore Gabriele Garzella, presidente Società Storica Pisana.

Nella prima parte del volume non viene esaminata solo l’invettiva del poeta nel canto di Ugolino, ma si affrontano anche i personaggi pisani menzionati nel Purgatorio (Nino Visconti, Marzucco Scornigiani e suo figlio Gano) e gli eventuali o ipotizzati riferimenti a Pisa negli ultimi canti purgatoriali e nel Paradiso. Il lettore potrà anche avventurarsi in un viaggio che va dalla «muda» (con minuscola) o, nelle fonti, «torre de’ Gualandi da Sette vie», al «monte per che i Pisan veder Lucca non ponno», con le sue fortificazioni di Calci, Caprona e Verruca, sino alla Capraia e alla Gorgona, mentre la parola donno, legata alla Sardegna, e il nome Marzucco, di origine araba, sottolineano la dimensione mediterranea di Pisa. Si potrà anche viaggiare tra gli antichi commenti alla Commedia e vedere come certe vicende e parole pisane siano state fraintese, o solo in parte comprese, da esegeti non pisani, mentre Guido da Pisa e Francesco da Buti ce ne forniscono le chiavi più appropriate. Il commento del Buti e le cronache daranno anche interessanti esempi del pisano dell’epoca.  

Fabrizio Franceschini (1951) si è formato presso la Scuola Normale Superiore e l’Università di Pisa, ove ha insegnato Linguistica italiana e ricoperto vari incarichi (Senato Accademico, direzione di Centro interdipartimentale, coordinamento di progetti europei, nazionali e d’ateneo). La sua attività di ricerca riguarda la linguistica, la storia della lingua e la filologia italiane, il teatro popolare e l’improvvisazione poetica. Si è dedicato alla lingua e agli aspetti storico-culturali della Commedia di Dante e dei suoi antichi commenti, alle espressioni culturali e linguistiche del mondo ebraico italiano, con particolare attenzione a Primo Levi, e alla rappresentazione dell’“altro” in letteratura e nel cinema. Ha pubblicato studi sulle grammatiche latine del Medioevo e del Rinascimento, sulla lingua e sullo stile di Machiavelli, Guicciardini, Alfieri e sui rapporti di Carducci, Giusti, Fucini, Pratesi, Nieri con i dialetti e le tradizioni della Toscana.