ANTONIA CASINI
Cronaca

Denudano compagne di scuola con le app, vittime ragazzine delle medie. Foto condivise diventano virali

Segnalazioni almeno in tre scuole di Pisa e provincia. Il racconto dei genitori a carabinieri e postale

Segnalazioni sono arrivate alla polizia postale (foto di repertorio)

Segnalazioni sono arrivate alla polizia postale (foto di repertorio)

Pisa, 1 marzo 2024 – App gratis e accessibili a tutti che in mano a ragazzini sono utilizzate come un gioco. Di quelli che si possono fare con i telefonini: foto modificate con facce buffe. Ma in questo caso, la trasformazione riguarda i vestiti. Attraverso l’intelligenza artificiale si possono infatti ’spogliare’ persone vestite. Sui volti, poi, spesso si attaccano stickers ed emoticon, ma le vittime si riconoscono. Un fenomeno che è stato registrato in più scuole medie del territorio.

Sono così scattate le segnalazioni alla polizia postale. Un’emergenza anche nei nostri istituti dove sono rimaste vittime alcune ragazzine. I loro compagni, con l’obiettivo dello scherzo, si parla di under 14enni, hanno infatti rimaneggiato foto vere delle loro compagne denudandole. Un comportamento che poco più che bambini non capiscono essere pericoloso. Perché poi quegli scatti finti vengono girati all’amico che, a sua volta, li manda a conoscenti.

E così via. Con un tam tam che non si interrompe. Fino a che quelle stesse immagini arrivano alle dirette interessate. A quel punto cambia tutto. Perché dietro a quel gioco ci sono persone, per di più in crescita. Che si stanno formando. E lo scherzo, di cui non si conosce la portata, diventa qualcosa di ingestibile. E’ qui che intervengono i genitori.

Alcune famiglie si sono rivolte ai carabinieri e alla polizia postale che già fa incontri nelle scuole anche su questi temi, oltre che sul cyberbullismo e l’odio social. La formazione in questo settore è importantissima per la prevenzione.

Comportamenti che possono sfociare in reati, come la diffusione di materiale pedopornografico e addirittura nella produzione dello stesso. Accuse gravissime. Protagoniste, a loro insaputa, degli scatti costruiti, sono minorenni che frequentano le scuole medie. Ragazzine, appunto. Si sarebbero verificati già tre casi simili in altrettanti istituti di Pisa e provincia.

Gli uomini dell’Arma hanno avviato le indagini con delicatezza per l’età dei coinvolti e la tipologia di accusa, individuando anche già la fonte per almeno una di queste situazioni.