Denunciò gli abusi del parroco L’incontro con papa Francesco

Denunciò gli abusi del parroco  L’incontro con  papa Francesco

Denunciò gli abusi del parroco L’incontro con papa Francesco

Esce allo scoperto uno dei due fratelli che hanno denunciato gli abusi sessuali subiti negli anni ‘90 dall’ex parroco di Santo Stefano Extramoenia, parrocchia di Porta a Lucca. E lo fa con un post sulla sua pagina Facebook che lo ritrae in una foto insieme al padre durante un incontro con Papa Francesco. Simone Biondi ha pubblicato la fotografia mercoledì corredandola con un post durissimo, seguito da un diluvio di commenti: "Sono un sopravvissuto, così si chiamano coloro che hanno subito un abuso e riescono a raccontarlo. Questo è un messaggio per tutti coloro che credono ancora di ‘credere in una...’, sappiate che vici hanno indottrinati nel guardare solo la punta di un iceberg alla cui base serpeggia ipocrisia, collusione, accordi. Necessita fare qualcosa di diverso per iniziare a solcare una strada nuova per me e per le migliaia di bambini che ogni anno vengono sessualmente abusati da sacerdoti. Sono abituato a pensare in grande e partire dal basso per me è riduttivo così ne ho parlato con chi conta, o almeno così dicono. Vediamo come prosegue". La persona che conta è evidentemente il Pontefice al quale, stando al post, avrebbe raccontato personalmente gli abusi subiti. Con lui c’era il padre Michele che tra i commenti attacca l’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto, accusandolo di avere "coperto queste schifezze tenendo il prete per ben 5 mesi nella parrocchia nonostante le nostre denunce". Il sacerdote accusato dalla famiglie dei presunti abusi è già stato rimosso da Benotto al termine del processo canonico durante il quale il sacerdote, affermò la stessa diocesi, avrebbe "ammesso le sue responsabilità". Al momento della denuncia, circa un anno fa, il prete accusato guidava la parrocchia di Santa Maria Madre della Chiesa, a Pratale, e nei mesi successivi è stato sospeso da tutti gli incarichi pastorali e trasferito in una struttura per il recupero dei preti pedofili. L’istruttoria della curia pisana è terminata e tutto il dossier è stato inviato a Roma: tocca ora al Vaticano l’ultima parola e la decisione finale sul destino del sacerdote. La sentenza della Santa Sede è attesa da tempo e potrebbe arrivare entro l’estate.