Eleonora Mancini e Carlo Venturini
Cronaca

Diciottenne aggredito a Pisa, riempito di botte senza motivo

L’episodio sabato notte in centro. Le amiche che erano con lui: “Bravo ragazzo”. Ricoverato con il volto tumefatto e fratture. Due giovani gli si sono avventati addosso

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Grave episodio di violenza ai danni di un ragazzino (Foto di repertorio)

Pisa, 11 novembre 2024 – Una seconda violenta aggressione a due giovanissimi nell’arco di sette giorni. Piazza Dante, luogo centrale di Pisa e simbolo di cultura, che ospita la Sapienza e tanti studenti di giorno, si è trasformata, di notte, in un ritrovo di “ragazzini (di origine macedone, ndr) che bevono e scatenano il caos”. Stavolta, è stato un poco più che 18enne a essere preso a calci e pugni senza un motivo. Il racconto delle due amiche coetanee è scioccante. “Poteva succedere a chiunque. Ricordo il sangue del mio amico sulle mie mani e sui miei vestiti”, ricostruisce una delle due ancora terrorizzata. “Non ho chiuso occhio per tutta la notte”.

Sono le 23 di sabato e i tre – il ragazzo con le due amiche – stanno passeggiando nella strada che arriva a piazza Dante, in centro a Pisa.

“A un certo punto due persone si sono staccate dal muro. Una di queste ha dato una spallata allo zaino del mio amico colpendo anche me. Lui si è girato e gli sono arrivati due pugni in faccia. E’ caduto a terra insanguinato. Non abbiamo fatto in tempo a capire quanto successo che sempre questa persona ha dato almeno altri due calci in faccia al ragazzo”.

Da ieri è in ospedale con fratture a naso e zigomi e un occhio messo male. La vittima è un giovane “eccezionale, bravo, mite”, dicono i colleghi della caffetteria del centro in cui lavora. “Un altro straniero ci ha allontanato dicendo che ci pensava lui e, per mandarci via, ci sputava e gridava che non dovevamo fare denuncia, che non era nulla di grave e che l’aggressore lo aveva già fatto la settimana prima”. Già. Potrebbe essere lo stesso che la settimana scorsa ha colpito un 15enne che se l’è cavata con tre giorni di prognosi, lesioni a viso, collo e schiena e un forte stato di choc e paura (la famiglia ha sporto denuncia). “Non ci ha aiutato nessuno – continua la 18enne – Il 112 è intervenuto ma ormai avevamo spostato il nostro amico in piazza dei Cavalieri perché in piazza Dante c’erano ancora quei due”.

“Ciò che emerge è la sensazione di impunità e di violenza che si propaga – riflette Luigi di Vetta del comitato Vendesi Vettovaglie – Ci sono zone del centro ormai dove c’è tanta violenza che contagiano quelle accanto, come Piazza Dante, che dalla scorsa estate è teatro di risse ed altro”.