Disabilità e nuove opere pubbliche: "Rendere obbligatorio il collaudo"

La proposta del vicesindaco durante la presentazione del libro di Anmic sulle tante discriminazioni

Disabilità e nuove opere pubbliche: "Rendere obbligatorio il collaudo"

Un momento del convegno Anmic in Sala delle Baleari

di Antonia Casini

"Un collaudo per la disabilità nelle nuove opere pubbliche". Un’idea già illustrata dal vicesindaco Raffaele Latrofa che spera possa essere approvata "in modo unanime". Una proposta rilanciata in Sala delle Baleari in Comune, durante la presentazione del libro "Le discriminazioni nei confronti delle persone con disabilità" a cura del Dipartimento nazionale contro le discriminazioni e per le pari opportunità delle persone con disabilità di Anmic, report dal 2016 al 2023. "Si potrebbe trattenere una quota che verrà saldata alla ditta solo a collaudo avvenuto", ha detto Latrofa. E’ stata l’assessore con delega Giulia Gambini ad aprire l’incontro nel quale sono stati presentati anche i dati raccolti dal Contact center (800572775 email [email protected]) dell’associazione: 5mila le denunce di discriminazione in 7 anni, a livello locale le segnalazioni hanno riguardato soprattutto i marciapiedi e gli stalli. Gambini che ha ricordato anche la figura di cui si è dotata il Comune anni fa, il garante delle persone con disabilità.

Discriminare, "separare fare una distinzione". Una delle autrici, Ginevra Ricci, studentessa 17enne con disabilità, nel volume afferma che le discriminazioni non sono solo "manifestazioni estreme come insulti o prese in giro", ma "pregiudizi sottili che, pur apparendo innocui o addirittura benevoli, contribuiscono a perpetrare un clima di emarginazione e ingiustizia". Dopo i saluti di Silvia Silvestri, presidente del Consiglio comunale per le pari opportunità - perché spesso la discriminazione è doppia verso la donna con disabilità - che ha parlato degli eventi in programma per il mese (novembre) dedicato alle donne e alla lotta contro la violenza, e dell’assessore con delega Gabriella Porcaro, la presidente Anmic Pisa e vice presidente nazionale dell’associazione, Annalisa Cecchetti, ha illustrato il progetto tutto pisano. Il servizio del Contact center è infatti gestito dalla nostra città. E ha raccontato il periodo doppiamente difficile del Covid per le persone con disabilità nei settori della scuola, dove dovrebbe partire la prevenzione,l e del lavoro. Gli operatori Alessandro Lelli ed Eleonora Biondi hanno spiegato che i casi più toccanti sono quelli che riguardano i bambini. E ricordano le parole di uno, in particolare, "voglio andare a scuola". Nel 2022-23 erano 338mila gli studenti con disabilità.

La professoressa di Diritto costituzionale della Sant’Anna, Elena Vivaldi, ha tracciato il quadro normativo "buono in Italia", anche se "mancano i dati, questo lavoro è molto prezioso. Bisognerebbe partire dai casi concreti per arrivare a buone pratiche". Quindi le storie di Simona Ciappei, blogger, fondatrice della pagina sottoilpalcoancheio per rendere tutti i concerti realmente accessibili: esiste anche il diritto al divertimento. Ciappei, consigliera Anmic, è stata chiamata a sedere al tavolo ministeriale. Ha chiuso Ginevra Ricci che condanna l’infantilizzazione spesso subita. "E’ umiliante a tutte le età".