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Una studentessa nel giardino del Galilei Pacinotti e il volantino ‘incriminato’
Pisa, 1 marzo 2025 – "Sono stati dati dei fogli ai nostri studenti pieni di parole al limite dell’eversione e che rimandano a un passato che speravamo di aver dimenticato". C’è sgomento tra alcuni professori dell’Istituto Galilei-Pacinotti per i volantini distribuiti nei giorni scorsi davanti ai tre licei di via Benedetto Croce da Azione Studentesca, organizzazione giovanile di FdI, che invita alla trasgressione e alla disobbedienza "da una scuola e una società" che, a detta loro, "trasforma in robot senza opinioni".

"Disobbedisci - si legge nel foglio collettivo - alle leggi della società che ti vorrebbero rassegnato, triste, appiattito, uguale a tutti gli altri; in altre parole, il consumatore perfetto. Disobbedisci al pensiero unico che vorrebbe cancellare le identità e differenze tra i popoli e ti vorrebbe imbambolato mentre qualche parruccone nostalgico del ‘68 ti spiega cosa è il bene e cosa è il male. Disobbedisci alla scuola - continua la nota di Azione Studentesca - ai presidi che si credono sceriffi, ai professori che si riscoprono catechisti di sinistra e a quei compagni noiosi, ossessionati dall’avanzata della destra e occupati a costruire bagni fluidi".
Parole che hanno allertato diversi professori per i toni e i contenuti. "È un documento eversivo - commenta un docente dell’istituto Galilei Pacinotti - che per certi aspetti rappresenta un attacco all’istituzione scolastica, che è un baluardo della democrazia nel nostro Paese. Invitare gli studenti a disobbedire alla scuola, alla società e alle regole è un messaggio assolutamente nocivo per dei ragazzi che, in quelle stesse scuole, imparano a crescere, condividere e comportarsi. C’è una critica verso degli studenti spaventati da un ritorno del fascismo come se avessero problemi psichiatrici, un attacco transfobico e omofobico ai ragazzi che hanno delle attenzioni verso le questioni di genere. Insomma - prosegue - una serie di messaggi che vogliono calpestare la dignità e l’autorità di docenti, dirigenti e scuola stessa. È preoccupante". Non soltanto le parole scritte da Azione Studentesca inquietano i docenti, ma anche i simboli, dal momento che sulla parte frontale del foglio c’è un uroboro (serpente che mordendosi la coda crea un cerchio perfetto). "Si tratta - continua il docente - dello stesso emblema disegnato nella bandiera della Reggenza Italiana del Carnaro, ossia lo Stato creato da Gabriele D’Annunzio durante l’occupazione di Fiume nel 1920. Peraltro, il significato dell’uroboro è l’eterno ritorno: tutti questi riferimenti, uniti a un linguaggio aggressivo e futuristico che contraddistingue tutto il volantino, riportano la mente a tempi che speravamo fossero stati dimenticati".