SAVERIO BARGAGNA
Cronaca

Il mistero della Valdicecina, travolta e uccisa da un’auto pirata. C’è l’ipotesi di omicidio volontario

Donna di 57 anni trovata morta lungo la strada Provinciale nei pressi di Montescudaio. Gli investigatori avrebbero elementi che farebbero pensare a un’azione premeditata: quali sono

La donna è stata investita di notte su una strada provinciale della Valdicecina

La donna è stata investita di notte su una strada provinciale della Valdicecina

Montescudaio (Pisa), 22 dicembre 2024 – Si fa largo l’ipotesi di omicidio volontario nel mistero che avvolge la morte di Fabiola Capresi, la 57enne trovata cadavere il 17 dicembre scorso in un terreno incolto lungo la strada provinciale dei Tre Comuni, nel Comune di Montescudaio (Pisa), dove la vittima risiedeva da un paio di anni. Le indagini, coordinate dal comando dei carabinieri di Volterra, stanno sondando ogni pista possibile, pur rimanendo ancora nel solco della prima direzione investigativa, ossia l’omicidio stradale.

Un passo indietro: la donna è stata trovata priva di vita da un passante nel tardo pomeriggio del 17 dicembre, presumibilmente travolta e uccisa da un killer della strada che si è dato alla fuga. Il corpo della donna era dilaniato, con profonde ferite alla testa. Ma ora al vaglio degli inquirenti spunta una quinta diversa, quella di un omicidio volontario. L’ipotesi risulterebbe avvalorata da coni d’ombra che toglierebbero alcune spine al mistero, facendo muovere le indagini anche verso la caccia a un omicida che avrebbe pianificato l’incidente.

Il nodo della dinamica, nel campo di un possibile omicidio volontario, risiede nell’assenza di segni di frenata sull’asfalto. Stando ai carabinieri, la vittima si trovava, al momento dell’impatto con l’auto pirata, a bordo strada, non al centro della carreggiata o nella sua prossimità. La donna era in punto di slargo della provinciale, e non dietro a una curva cieca. Il killer della strada, ma come detto è una via ipotetica, avrebbe falciato la donna consapevolmente, travolgendola in pieno. Gli inquirenti stanno inoltre scavando in ogni anfratto della vita privata della vittima, Sappiamo che nella macchia boschiva che abbraccia la provinciale in cui ha trovato la morte la 57enne, da anni esiste una piazza di spaccio di droga. La vittima percorreva quel tratto di strada anche più volte al giorno.

Quindi si profilerebbe un cammino investigativo di omicidio volontario che troverebbe il suo movente in un regolamento di conti tra la vittima e il killer che l’avrebbe attesa, conoscendo nel dettaglio i suoi spostamenti e le sue abitudini, sulla provinciale per investirla con l’auto. Per questa rotta, potrebbero giungere elementi utili alle indagini dai tabulati telefonici e dalle testimonianze che verranno rese dal compagno di Capresi, dalla figlia, dalla cerchia più stretta delle sue conoscenze.