REDAZIONE PISA

Riapre dopo il restauro la chiesa di San Rossore

Un investimento di 190mila euro, suggestiva esibizione di due cori

L'arcivescovo Giovanni Paolo Benotto

Pisa, 23 agosto 2020 - Dopo decenni di abbandono la chiesa di San Rossore, progettata nel 1960 da Lamberto Bartolucci, è tornata a vivere. I 190mila euro investiti dall’Ente Parco – che hanno consentito anche il recupero della canonica – hanno portato all’attesa cerimonia dell’inaugurazione alla quale sono intervenuti numerosi fedeli, ben distanziati e tutti con mascherine, mentre molti altri sono rimasti seduti davanti alla chiesa.

A celebrare l’evento è intervenuto l’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto ed era presente il prefetto Giuseppe Castaldo oltre a tutte le rappresentanze degli enti locali che compongono la Comunità del Parco (per Pisa l’assessore Massimo Dringoli). Significativa anche la presenza di Umberto Mugnaini, esponente dell’associazionismo pisano, da molti anni impegnato con i soggiorni nella nostra città dei bambini di Chernobyl. Durante la messa, molto suggestivi gli interventi di due cori: quello della Schola Cantorum di Sant’Apollinare diretto da Isabella Marini, e "Vox Umana Enxemble" di San Piero diretto da Massimo Gelichi.

Lo stesso Gelichi ha poi diretto una canzone da lui stesso musicata su testo di Stefania Ferraiolo, recentemente scomparsa, dal titolo "Vivi in me, Signore". Alla conclusione della funzione religiosa, nel corso della quale l’arcivescovo aveva ricordato il significato profondo di questa seconda vita della chiesa, sono intervenuti il presidente del Parco Giovanni Maffei Cardellini e don Claudio Bullo che avrà il difficile compito di gestire tre chiese: Sant’Apollinare a Barbaricina, quella del Cep, e, d’ora in poi, anche questa di San Rossore; Se non si guadagnerà il Paradiso lui, chi altri allora?

Durante la Messa, esposto anche il bellissimo busto reliquiario di San Lussorio, realizzato da Donatello in bronzo dorato nel 1427. Si tratta della copia conservata nella chiesa dei Cavalieri mentre l’originale si trova all’interno del Museo Nazionale di San Matteo. Se l’Ente Parco ha avuto il merito di investire nel recupero strutturale della chiesa, al Circolo ricreativo dipendenti della tenuta di San Rossore va il merito di aver organizzato la cerimonia dell’inaugurazione, compreso il prelevamento del busto di San Lussorio che molti non avevano mai veduto neppure in copia dell’originale. Il Circolo ha considerato questa cerimonia un autentico evento tanto da organizzare nella stessa serata una cena con festa da ballo il cui ricavato andrà in beneficienza. Il maggior merito dell’iniziativa è di Antonio Giuntini, presidente uscente, che l’aveva pensata alcuni mesi fa, e dell’attuale presidente, Stefania Donci, che ne ha perseguito l’organizzazione fino all’inaugurazione.