REDAZIONE PISA

Doposcuola on line, storie di amicizia e solidarietà

L’associazione "San Tommaso in Ponte" con le studentesse del collegio Maria Ausiliatrice per i ragazzi con fragilità dell’IC "Gamerra"

L’associazione di volontariato "San Tommaso in Ponte" si è costituita nel novembre 2019 con l’obiettivo di contribuire alla lotta alle nuove povertà, in particolare a quella educativa e culturale. Tra i suoi soci e volontari vi sono diversi docenti andati in pensione da poco o da più anni che hanno deciso di continuare, per quanto possibile, ad offrire una parte del proprio tempo e delle loro competenze, in modo disinteressato, al mondo della scuola. Per questo, agli inizi di marzo 2021, è stato avviato un progetto di doposcuola online per i ragazzi con fragilità della scuola secondaria di I grado dell’I.C. "Gamerra" di Putignano-Riglione, dove la dirigente scolastica è la professoressa Oriana Carella.

Ai sette soci volontari si sono aggiunte poi 12 studentesse del Collegio Universitario Maria Ausiliatrice, coadiuvate da due consorelle Figlie di Maria Ausilatrice, che hanno deciso di sperimentare la bellezza del dono e del volontariato. Dopo un iniziale periodo che ha visto da un lato le docenti dell’IC Gamerra impegnate nell’individuazione degli alunni e delle famiglie a cui proporre questa attività pomeridiana e dall’altro le volontarie e i volontari dedicarsi ad imparare gli strumenti delle piattaforme online, finalmente il 12 aprile sono iniziati gli incontri con i ragazzi. In totale gli alunni coinvolti nel progetto sono 30, che vengono supportati il pomeriggio una o due volte a settimana sia singolarmente che in piccolo gruppo, a cui si aggiungono altri alunni a rotazione di due classi con le quali è stato avviato un percorso antimeridiano di laboratorio linguistico, sempre a distanza, in compresenza con la docente di francese. L’aspetto forse più significativo del progetto sta nell’essere riusciti a creare una rete di solidarietà e di collaborazione tra mondo del volontariato, famiglie e scuola e non è un caso il nome dato al progetto, che assume un doppio valore di rete sociale e rete internet.

A poche settimane dall’avvio del tutoraggio pomeridiano, le professoresse della scuola riescono già a vedere i primi cambiamenti, soprattutto nella diversa “disposizione d’animo” con cui i ragazzi si approcciano alla scuola, ragazzi che si sentono più sicuri dei compiti svolti a casa e intervengono con più pertinenza nelle lezioni del mattino. Il merito va riconosciuto anche alle docenti della scuola che sono sempre in contatto sia con le famiglie che con ile volontariie, indirizzando al meglio gli interventi pomeridiani e sensibilizzando i genitori sull’importanza della partecipazione attiva da parte dei loro figli. Concludo con le belle parole di suor Edi, referente delle giovani studentesse del Collegio: "La rete – per costruire cultura per la Vita e della Vita – è gettata… e si stanno intrecciando i fili della generosità, della passione educativa, della fiducia reciproca, della sensibilità a sostegno di chi è più fragile e disarmato di fronte alle fatiche dell’apprendere e del vivere".

Gio.Bert.