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Massimo Dringoli
I disagi "causati dal passaggio a livello de I Passi" sono da attribuire a quella che negli anni si "è rivelata la totale inefficienza per non dire incapacità di Rfi, unitamente al sostanziale disinteresse per la questione". Parole scandite con fermezza dall’assessore all’urbanistica e alla mobilità Massimo Dringoli rispondendo in consiglio comunale a un question time presentato dal capogruppo de La città delle persone, Paolo Martinelli, per chiedere di "fare chiarezza sulla situazione dell’isolamento ferroviario del quartiere e risposte concrete sulle soluzioni previste per superare le criticità che i residenti e i frequentatori dell’area affrontano quotidianamente".
Il Comune, ha ricordato Dringoli, "dal luglio 2018 ha preso contatti con Rfi per eliminare tutti i passaggi a livello sulle linee Pisa-Firenze e Pisa-Lucca" e per quello de I Passi "era stata concordata una soluzione che, non essendoci lo spazio per un sottopasso carrabile su via 24 maggio, prevedeva un sottopasso ciclopedonale sulla stessa via e un collegamento stradale per le auto con via San Jacopo per immettersi quindi nel previsto sottopasso di via Rindi". Ma "dopo ben 7 anni dal primo studio di fattibilità", ha tuonato l’assessore, "Rfi non ha ancora avuto l’autorizzazione del Genio civile per il rischio idraulico".
Dringoli ha poi sottolineato che la situazione esistente "dimostra quanti danni ha prodotto e quanti ancora ne produrrà la mancata realizzazione di un’opera fondamentale come la tangenziale nord est che, oltre alle tante funzioni cui sarebbe destinata, costituirebbe anche la migliore soluzione per liberare il quartiere dei Passi dall’isolamento in cui si trova".
"Ringrazio Martinelli - ha concluso l’assessore - che con il suo question time ha fornito l’opportunità di chiarire a chi vanno addebitate le grosse responsabilità della situazione in cui si trovano gli abitanti dei Passi. Purtroppo però la conoscenza dei colpevoli non aiuta a risolvere il problema segnalato. C’è da augurarsi che almeno quanto denunciato serva da lezione per il futuro e, principalmente, per far muovere il pachiderma che si nasconde dietro la sigla Rfi". "Al netto delle responsabilità che Dringoli attribuisce a Rfi - ha replicato Martinelli - credo che il Comune avrebbe avuto comunque il dovere di informare la cittadinanza circa i ritardi di un’opera che invece era stata sbandierata ai quattro venti evidentemente anche a scopi elettorali. La situazione de I Passi, del resto, è insostenibile e il problema va affrontato con urgenza".
Gab. Mas.