È già tempo di saldi: In Toscana si parte sabato 4 gennaio con gli sconti invernali che resteranno in negozio fino al 1 marzo. Si tratta della data di inizio in quasi tutta Italia, ad eccezione dell’Alto Adige, dove il via è fissato per mercoledì 8 gennaio (con la possibilità di allestire i punti vendita già da domenica 5), e della Valle d’Aosta, dove invece partiranno il 2 gennaio.
Tra truffe e finti maxi sconti è bene tenere presente quali sono le regole di base per acquisti chiari e sicuri. Al fianco dei consumatori ci sono Federazione Moda Italia-Confcommercio e Confcommercio Imprese per l’Italia che ricordano a chi si districa tra gli acquisti qualche norma. Ad esempio, la possibilità di cambiare un capo è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il commerciante di riparare o sostituire il prodotto e, nel caso ciò risulti impossibile, si procederà con la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
Se far provare i capi non è obbligatorio per l’esercente, lo è accettare le carte di credito e indicare il prezzo normale di vendita (tenendo conto che va indicato il prezzo più basso applicato nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi), lo sconto e il prezzo finale.
Attenzione poi alle truffe: è bene evitare di cliccare su link contenuti in messaggi mail o sms che richiedono dati personali o bancari, soprattutto se trasmettono un senso di urgenza o hanno nel testo errori grammaticali. Per le transazioni online è meglio utilizzare metodi di pagamento sicuri e tracciabili e verificare l’attendibilità del rivenditore, ricercando feedback, recensioni o altri commenti rilasciati sulle diverse piattaforme da altri consumatori. È possibile verificare la sicurezza del sito dal quale si acquista cliccando sul simbolo del lucchetto e la dicitura "https" accanto all’Url. Per proteggersi ulteriormente è preferibile poi utilizzare una rete internet conosciuta, evitando il wi-fi pubblico, e consultare abitualmente il sito della Polizia Postale o delle varie associazioni di consumatori, come Udicon o Altroconsumo, per essere regolarmente aggiornati sulle truffe in corso.