
Alcuni momenti della protesta dei trattori (. fotoservizio E.M.Del Punta/Valtriani)
"Il sindaco di Pisa Conti e il presidente della Regione Giani riconoscano lo stato di crisi del comparto agricolo". Con questa richiesta, ieri sei trattori hanno sfilato in corteo lungo i lungarni, chiusi al traffico, mandando in tilt la viabilità cittadina. I mezzi agricoli, addobbati con striscioni contro l’Europa, hanno sfilato a passo d’uomo in una protesta rumorosa, scandita dal suono dei clacson e dalla distribuzione di volantini ai passanti e agli automobilisti per spiegare le ragioni della mobilitazione. Il comparto agricolo è in crisi da tempo, servono misure strutturali: oggi si naviga a vista" spiega Fornai. La manifestazione, organizzata da Coapi, Riscatto Agricolo e Agricoltori Italiani, punta a ottenere dalla Regione Toscana, "e in particolare dal presidente Eugenio Giani – spiega Elia Fornai, referente toscano di Coapi –, la dichiarazione dello stato di crisi per il settore, oltre a un segnale di sostegno al comparto da parte del sindaco di Pisa, Michele Conti".
Tra le richieste avanzate dai manifestanti figurano una moratoria sui debiti delle aziende agricole e della pesca, il blocco delle importazioni sleali e l’introduzione di un prezzo minimo garantito per i prodotti agricoli. Il Coapi ha presentato le proprie richieste al governo: "L’anno scorso furono presentati dieci punti al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ma dopo più tavoli il ministero non ha esaudito nessuna richiesta. Tra queste c’erano il giusto prezzo dei prodotti e il blocco della concorrenza sleale" spiegano gli agricoltori autonomi.
Nel mirino anche le principali associazioni del comparto che non starebbero facendo abbastanza. Il corteo sui lungarni è stato organizzato il giorno dopo che circa 60 trattori avevano sfilato lungo l’Aurelia, da Migliarino Pisano fino a Pisa. Una protesta che non si ferma e che proseguirà fino alla mobilitazione nazionale, prevista per il 5 marzo a Roma. Tra i prossimi obiettivi del movimento potrebbe esserci l’assedio con i trattori a Firenze, capoluogo di regione, o al porto di Livorno. Il corteo, ieri, si è concluso davanti a Palazzo Gambacorti, sede del Comune, dove i manifestanti hanno lasciato simbolicamente parcheggiato un trattore per alcune ore.
Enrico Mattia Del Punta