Pisa, 15 giugno 2024 - Appuntamento a domani con il momento clou del giugno pisano: la Luminara di San Ranieri.
Le origini di questa festa sono antiche e risalgono al 25 marzo del 1688 quando nella cappella del Duomo di Pisa venne posta l’urna che contiene il corpo di San Ranieri. La traslazione dell’urna fu l’occasione per una memorabile festa dalla quale sembra che abbia avuto inizio la tradizione della Luminara, prima chiamata ‘illuminazione’. Cosimo III de' Medici aveva infatti voluto che l'antica urna contenente la reliquia fosse sostituita con una più moderna e fastosa.
La manifestazione era, però, già stata proposta in passato in occasione di avvenimenti non necessariamente legati al culto di San Ranieri, tant'è che il primo documento storico che ne dà notizia risale al 1337.
Abolita nel 1867, la Luminara venne ripristinata nel 1937 in occasione della ripresa del Gioco del Ponte e sospesa durante la seconda guerra mondiale. Si tornò ad allestire i lumini sui Lungarni per la festa di San Ranieri del 1952 e la tradizione durò stavolta fino al 1966.Nel novembre di quell'anno la violenza dell'alluvione provocò il crollo del Ponte Solferino e di lunghi tratti del Lungarno. Si ebbe quindi una nuova interruzione della Luminara, che venne ripresa solo nel giugno 1969.
Ogni anno circa 100 mila lumini (in pisano lampanini) vengono posti su telai in legno (detti biancheria) che vanno a disegnare le forme architettoniche di chiese, palazzi e torri dei Lungarni. Dopo l'accensione e grazie allo spegnimento dell'illuminazione pubblica e privata, l’effetto di queste tremule luci offre una suggestione unica, dal sapore antico. La serata viene conclusa con una serie di fuochi d'artificio sparati intorno alle undici e mezza dalla Cittadella e negli ultimi anni anche da alcune piattaforme galleggianti poste sul fiume Arno creando con le fiammelle dei lumini poste sugli edifici dei Lungarni una scenografia unica.