L’elettrice di 105 anni. "Ho sempre votato e voglio farlo ancora per il bene dell’Italia"

La signora Erminia si recherà al seggio speciale 86: "La prima volta? Per il referendum costituzionale. Mi ricordo i titini che ci davano la caccia a Trieste. Ecco come salvai la vita a mio marito finanziere"

Calci (Pisa), 3 giugno 2024 - "Ho sempre votato. Guai se non vai a votare. Il voto è un diritto e un dovere per il bene del Paese". Ha le idee chiare Erminia Digianantonio, 105 anni, originaria di Trasaghis, minuscolo centro della provincia di Udine ma da tempo residente a Calci. Il suo primo voto è stato il referendum costituzionale. Da allora non ha più saltato una consultazione. E anche stavolta, soprattutto per il voto europeo, intende esercitare il suo diritto-dovere.

La signora Erminia soggiorna nella Rsa Madonna della Fiducia di Calambrone ed è lì che voterà anche stavolta, grazie all’incrocio dei dati tra gli uffici anagrafe dei Comuni di Pisa e Calci. Sarà una degli aventi diritto a votare nel seggio speciale 86 che consentirà a chi vuol di esercitare il proprio diritto all’interno delle strutture sanitarie cittadine.

La incontriamo insieme al figlio Paolo e ci accoglie con un bel sorriso: "Ho frequentato solo le elementari - racconta - ma non ho mai smesso di informarmi con i giornali, poi attraverso la radio e la Tv. Seguo la politica come tanti altri cittadini e ho le mie idee: sono sempre andata a votare e finché potrò intendo continuare a farlo". All’improvviso i suoi occhi si velano di mestizia: "Mi ricordo i titini che ci davano la caccia a Trieste, quanta paura". "Mamma è sempre stata una donna straordinaria - la coccola il figlio - e fu la sua astuzia a salvare la vita a mio padre, che era finanziere. I partigiani di Tito lo avevano fatto prigioniero e lo stavano portando verso una foiba, ma lei approfittando di un attimo di disattenzione dei titini gli gettò un cappotto civile addosso per coprigli l’uniforme e confonderlo con la folla. Riuscì a salvarlo". "Mi tagliarono i capelli in segno di disprezzo - ricorda - perché mi ero fidanzata con un finanziere, ma nonostante la grande paura trovai la forza per salvarlo e salvarci. E abbiamo costruito la nostra famiglia". Il 9 giugno Erminia voterà ancora: "è mio diritto e mio dovere dire la mia su che tipo di Italia vorrei in Europa".

Gab. Mas.