"Emergenza casa, nessuna risposta. La giunta Conti non ha fatto nulla"

La Giunta Conti non risponde all'emergenza abitativa. 188 alloggi pubblici vuoti, 500 mila euro stanziati per le manutenzioni e 1,6 milioni per le spese di albergazione. La sinistra propone di aumentare lo stanziamento e di recuperare alloggi inutilizzati.

"Nessuna risposta alla emergenza abitativa da parte della Giunta Conti nel Documento Unico di Programmazione del Bilancio preventivo 2024 discusso ieri in consiglio comunale. Siamo di fronte a una situazione gravissima: la nostra città è capitale degli sfratti e la destra non fa l’unica cosa che servirebbe, ovvero mettere a disposizione le case che ci sono per chi ne ha bisogno e diritto". Lo denuncia Ciccio Auletta, capogruppo di Diritti in comune (Una città in comune e Unione popolare) che aggiunge: "Oggi sono 188 gli alloggi pubblici vuoti a fronte di centinaia di famiglie sotto sfratto: uno scandalo di cui Comune e Apes devono rispondere. Le case ci sono ma sono inutilizzabili perché non si fanno i pochi lavori necessari. E nel bilancio 2024 si stanziano appena 500 mila euro per le manutenzioni e il recupero degli alloggi di risulta vuoti: una cifra assolutamente insufficiente rispetto al bisogno, a fonte di 1,6 milioni di euro stanziati per coprire le spese di albergazione per chi viene sfrattato: è uno spreco di denaro pubblico inaccettabile".

Da qui la proposta della sinistra "di aumentare di 900mila euro per il 2024 lo stanziamento per il recupero degli alloggi di risulta e di proporre decine di emendamenti al piano delle alienazioni per togliere da subito una ventina di appartamenti, oggi vuoti e inutilizzati, dal piano vendite per recuperarli subito come alloggi ponte per garantire a chi è sfrattato il passaggio da casa a casa". Secondo Auletta, infatti, "piuttosto che svendere luoghi come la Mattonaia e l’asilo Coccapani a Invimit che ne farebbe hotel studenteschi, abbiamo proposto che siano riutilizzati a fini abitativi, individuando al contempo altri immobili pubblici inutilizzati, compatibili con finalità residenziali, per poter agire sul bisogno della casa senza ipotizzare ulteriori consumi di suolo e riutilizzando in tempi rapidi il patrimonio dismesso, evitando la sua alienazione a privati".