
Enrico Rossi
Pisa, 24 agosto 2015 - Il presidente della Regione Enrico Rossi ha visitato Pisa insieme alle autorità locali, constatando i danni della bomba d'acqua che di prima mattina ha messo in ginocchio la città. «Il lavoro che da un anno abbiamo fatto sul sistema di allerta dividendo la Toscana in 20 distretti - dice Rossi - sta funzionando ma credo che il ripetersi di questi fenomeni cosiddetti straordinari che diventano ormai usuali ci imponga di migliorarlo ancora, coinvolgendo sempre di più la popolazione». Il governatore ha proseguito. «Il questore ci ha detto che già alle 6 tutti i sottopassi cittadini erano stati chiusi e, infatti, pur nell'emergenza, non si sono viste scene di auto intrappolate che molto spesso si vedono in situazioni analoghe. Dobbiamo però continuare a lavorare per migliorarci ancora perché la gente ci chiede di essere avvertita e dobbiamo impegnarci in Regione per fare in modo che anche i cittadini svolgano un ruolo proattivo: le risorse statali non sono più sufficienti e a volte una paratia stagna di 30 centimetri può essere risolutiva».
«La Regione farà la sua parte e dichiareremo per Pisa lo stato di emergenza regionale, poi valuteremo se è il caso di proporre quello nazionale per evitare di creare false aspettative nella popolazione», ha poi detto Rossi dopo la riunione con la Protezione civile pisana e gli amministratori locali in seguito al nubifragio di stamani. La stima dei danni non c'è ancora, ha sottolineato il sindaco Marco Filippeschi, «perché non sarebbe serio sparare cifre a caso ma sappiamo che abbiamo subito un evento di portata eccezionale e che ha interessato centinaia di strade e centinaia di abitazioni su tutto il territorio comunale». «In questo momento - ha precisato Rossi - possiamo assicurare solo il nostro impegno per replicare l'esperienza di Torrita di Siena e coinvolgere Fidi Toscana in un meccanismo di accesso al credito agevolato per il risarcimento dei danni subito dalle imprese e le attività economiche. Di più non possiamo fare perché la Regione non ha più un soldo da spendere».