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Escalation di violenza tra le bande di pusher "A Pisa non si tollera Serve una task force"

Le richieste del sindaco Michele Conti a prefetto e questore "Gli strumenti ci sono, ma occorrono azioni più incisive prima che la situazione diventi incontrollabile e con conseguenze più gravi".

Escalation di violenza tra le bande di pusher "A Pisa non si tollera Serve una task force"

di Gabriele Masiero

PISA

"Una città di piccole dimensioni come la nostra non può essere ostaggio di 40-50 persone che da mesi si affrontano per contendersi le piazze di spaccio tra la stazione e il centro storico". Non ci sta il sindaco Michele Conti a vedere Pisa sbattuta in prima pagina per episodi che "non c’entrano nulla con il vivere civile della stragrande maggioranza dei pisani e che hanno a che fare con un numero piuttosto contenuto di delinquenti". Gli episodi del week end, la rissa tra pusher stranieri che ha insanguinato l’alba di sabato in centro storico e le aggressioni della notte successiva, con un tunisino ferito lievemente da un’arma da taglio e due suoi connazionali precipitati dalle spallette, probabilmente per sfuggire a una spedizione punitiva di qualche rivale, spingono il primo cittadino a dire chiaro e tondo "che così non si può andare avanti" e che chi di dovere "deve fare di qualcosa per eradicare il problema".

Ieri di buon mattino si è svolto il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica: al centro della riunione gli ultimi fatti violenti. "Le cronache riportano di risse e accoltellamenti avvenuti in centro - sottolinea Conti piuttosto infastidito - e nel corso della riunione nessuno ha fatto mistero che alla radice di questi ultimi episodi possa esserci di una guerra tra due opposte fazioni di spacciatori stranieri, che vanno avanti da mesi. Sono fatti intollerabili per Pisa. E per questo ho chiesto un intervento adeguato e tempestivo al prefetto e al questore, un giro di vite per interrompere questa escalation di violenza, prima che diventi incontrollabile e porti a conseguenze ancora più gravi o che ci scappi addirittura il morto". Delle indagini, aggiunte il sindaco, "non spetta a me occuparmene, né intendo dire nulla: ho trovato una grande collaborazione da parte del nuovo questore Sebastiano Salvo e, insieme al prefetto e agli altri membri del Comitato, abbiamo deciso che debba essere costituita una task force, aumentando il numero di agenti presenti sul territorio".

Anche perché, secondo Conti, "gli strumenti, il personale, anche alla luce dell’annunciato aumento di organico dei poliziotti in forza alla questura, per intervenire esistono" e per fermare "queste 40-50 persone che ciclicamente con le loro faide tengono in ostaggio la città occorre abbandonare strategie di prevenzione forse un po’ datate: che ha senso chiedere i documenti alla signora Maria pensionata o al signor Mario, sarebbe più efficace focalizzare l’attenzione su queste bande che cercando di spartirsi il territorio". Per farlo, Conti, promette che il Comune farà fino in fondo la sua parte avviando nelle prossime settimane controlli mirati, anche d’intesa con la Guardia di finanza, "per verificare, contratti di affitto alla mano, la regolarità di locazioni e destinazioni d’uso di fondi commerciali e civili abitazioni, in particolare nelle due gallerie di viale Gramsci, in via Cattaneo, via Mascagni e via Colombo".