REDAZIONE PISA

Esilio ed esilii Il dramma di ieri e di oggi

Da sempre l’esilio rappresenta uno degli eventi più drammatici nella vita dell’uomo

Il termine esilio significa allontanamento dalla propria patria e deriva dal termine latino exilium, lontano dalla propria terra. Uno dei personaggi storici a soffrire di più per questa pena fu Dante che, il 17 gennaio 1302, ricevette una condanna per baratteria, ovvero per corruzione nell’esercizio di funzioni pubbliche, una multa di 5mila fiorini e due anni di esilio. Dopo essersi spostato di città in città, il poeta si stabilì a Ravenna, dove morì tra il 13 e il 14 Settembre del 1321. Oggi l’esilio inteso come pena non esiste più, ci sono però molte persone che devono abbandonare il proprio paese a causa di guerre, persecuzioni, povertà e mancanza di lavoro. La storia ci ha consegnato esempi famosi. Tutti quanti conosciamo Einstein e le sue teorie scientifiche, pochi di noi, però, conoscono la sua vera storia da rifugiato: nel 1933 i suoi libri furono bruciati e in quanto ebreo fu vittima dell’antisemitismo. Il suo primo rifugio fu il Belgio. Un altro esempio è Luka Modric, calciatore croato del Real Madrid, nato a Zara nel 1985. Quando aveva 6 anni, nel suo paese, la Croazia, scoppiò la "guerra della patria" e Luka fu costretto a scappare con la sua famiglia, dopo aver assistito all’assassinio del nonno.