ENRICO MATTIA DEL PUNTA
Cronaca

Europa Verde al fianco dei “No Base“

Il partito si unisce agli attivisti, chiedendo maggiore trasparenza nel percorso per la nuova struttura

Una delle precedenti proteste dei No Base

Una delle precedenti proteste dei No Base

Europa Verde si schiera con i No Base, tra le file del partito anche il sindaco di Calci, Massimiliano Ghimenti che recentemente è entrato a far parte di Europa Verde e che in una nota insieme al portavoce regionale Eros Tetti e Alberto Lenzi sindaco di Fauglia hanno chiesto "trasparenza nei percorsi legati alla eventuale costruzione di una nuova base militare a Pisa". Nel mirino, le procedure di autorizzazione per l’insediamento di una nuova infrastruttura militare. "Confermiamo la contrarietà all’inserimento di una base in un territorio pregiato e prezioso come quello del Parco – si legge nella nota – e, più in generale, riteniamo assolutamente inaccettabile che si cerchi di agevolare la costruzione di installazioni militari in aree vincolate, attraverso norme varate ‘ad hoc’. Al contrario, chiediamo che si proceda a una razionalizzazione del grande patrimonio immobiliare esistente, attore che consentirebbe di evitare anche il consumo di nuovo suolo, già utilizzato anche per insediamenti militari, patrimonio che è presente in molte città, Pisa e il territorio pisano compresi, e che si trova invece in stato di sottoutilizzo o persino di abbandono da parte dei competenti Ministeri".

Per tutte queste ragioni, gli esponenti locali di Europa Verde hanno informato il segretario nazionale Angelo Bonelli. Il partito, in tandem con Sinistra Italiana, è inoltre tornato a esprimere forti perplessità sul programma di investimenti in armamenti previsto dal piano "Rearm Europe".

"L’acquisto di armamenti – prosegue la nota – nella storia non ha mai presagito nulla di buono. Peraltro, in un momento di forte contrazione della spesa pubblica, che ha messo in difficoltà la Sanità, gli Enti Locali e molti altri settori del Paese, stride una scelta che porterebbe l’Italia a contribuire a un piano di riarmo da 800 miliardi. Una scelta assurda e ingiustificabile – affermano inoltre Alberto Lenzi e Massimiliano Ghimenti, sindaci ed esponenti del partito ‘green’ – che contestiamo con forza, come partito, come cittadini e come amministratori, che, nei propri territori così come in tutto il Paese, fanno i conti con un ritorno ai tagli che ci mettono in costante difficoltà".

Intanto, per il prossimo fine settimana di aprile, il movimento No Base ha annunciato una serie di mobilitazioni. Il 26 aprile il movimento si ritroverà davanti ai cancelli del Cisam "per chiedere conto di ciò che realmente sta avvenendo dietro quelle reti – hanno scritto –, e per domandare che tutte le risorse destinate al riarmo e alle nuove infrastrutture belliche vengano invece impiegate per le spese sociali e per una giusta transizione ecologica".

Enrico Mattia Del Punta