
Il luogo dell'incidente (foto Vigili del Fuoco) e, nel riquadro, Evelina Federigo
Cascina, 25 giugno 2020 - Aveva preso servizio da pochi giorni a Montebelluna, lasciando la famiglia (marito e due figli) a Cascina. E sulle strade del comune trevigiano Evelina Federigo ha trovato la morte. La 41enne, di origine campane ma residente in provincia di Pisa da anni, è deceduta per le gravi conseguenze di un pauroso incidente.
La postina, a bordo della Panda di servizio, è rimasta coinvolta in un gravissimo scontro giovedì scorso all’incrocio tra la Feltrina e via Argine e via Cal Trevigiana: mentre stava attraversando l’incrocio, una Porsche Panamera gli è piombata addosso, scaraventando l’auto a una decina di metri di distanza. Per la violenza dell’impatto, Evelina è stata sbalzata dalla propria auto. La donna è stata caricata sull’elisoccorso e trasportata a Treviso, ma dopo tre giorni di agonia non ce l’ha fatta e domenica è morta.
A riportare la notizia sono stati il Corriere del Veneto e altri quotidiani locali, che riferiscono ulteriori dettagli. Alla guida della Porsche c’era infatti il 54enne Ermanno Boffa, marito di Sabrina Benetton (figlia di Gilberto, scomparso nell’ottobre 2018): il commercialista potrebbe ora essere indagato, anche a sua garanzia, con l’accusa di omicidio stradale nell’inchiesta che dovrà far luce sulla dinamica dell’incidente che ha portato alla morte di Evelina Federigo.
Secondo una prima ricostruzione della dinamica tuttora al vaglio degli agenti della polizia stradale di Treviso, la 41enne al volante della Panda di Poste Italiane si sarebbe immessa da una laterale sulla Feltrina, andando a battere contro una Porsche Panamera condotta da Boffa. Le immagini dell’incidente mostrano (chiaramente la violenza dell’impatto, con entrambe le auto devastate: tanto la piccola utilitaria, colpita quasi frontalmente, quanto l’auto di grossa cilindrata. All’arrivo dei sanitari, le condizioni della donna sono apparse subito gravissime, tanto che, dopo esser stata stabilizzata, è stata trasferita in elicottero all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso.
Qui Evelina, da tutti chiamata Evita, ha ricevuto tutte le cure del caso, ma le speranze dei familiari e dei colleghi di lavoro non sono bastate. La donna era arrivata da Cascina a Montebelluna da circa un anno, assunta da Poste Italiane con un contratto part-time. Sembra che da appena una settimana fosse stata trasferita nel centro primario di distribuzione, nella zona industriale di Montebelluna, proprio lungo la Feltrina dove la sua giovane vita è stata spezzata. La famiglia ha autorizzato l’espianto degli organi. Anche il sindaco Dario Rollo ha rivolto un pensiero per Evelina e la sua famiglia, riportando la notizia fornita dai media veneti.