
L’allestimento dell’Infiorata dell’Annunciazione nella Chiesa della Spina
di Mario Ferrari PISA Dice il proverbio che ‘non c’è rosa senza spine’, ma durante il capodanno pisano vale anche il contrario: non c’è Spina senza rose. O meglio, fiori. Da ieri la Chiesa della Spina ospita l’infiorata dell’Annunciazione, il quadro realizzato con migliaia di crisantemi e garofani che rappresenta l’arcangelo Gabriele e la Madonna. Una meraviglia di colori su cui torreggia lo stemma della città che è visitabile nel gioiello gotico sul lungarno Gambacorti nei giorni del Capodanno Pisano. Occasione per visitare la Spina che, afferma l’assessore alla cultura Filippo Bedini, "è sempre più un punto di riferimento per il nostro patrimonio" grazie all’enorme afflusso di persone che ci sono andate nel 2024. "Da quando abbiamo deciso di aprire la chiesa per i fine settimana - continua Bedini -, da giugno a dicembre 2024 la Chiesa ha fatto registrare complessivamente 45.882 visitatori in 78 giornate, circa 588 accessi giornalieri. Abbiamo avuto picchi da 700 persone al giorno in estate e nel periodo natalizio. Il mese da record assoluto di ingressi è stato dicembre, con 10.435 visitatori in 25 giornate di apertura (circa 417 al giorno), e il 29 dicembre ben 1588 presenze. Giugno - prosegue l’assessore - è stato quello con il maggior numero di accessi medi giornalieri, 747". Numeri che, per Bedini, sono sintomatici della possibilità di rendere la Spina "catalizzatore e amplificatore di eventi cittadini". "Visto questo interesse, nei prossimi mesi vogliamo organizzare delle mostre, aumentare le aperture e avviare dei progetti di collegamento verso il Museo di san Matteo (dove è esposta la statua originale della Madonna del Latte) e banner pubblicitari per altre iniziative cittadine". Difficile invece che nel gioiello gotico torni il motivo del suo nome, ossia la spina della corona di Cristo, che si può ammirare nella chiesa di Santa Chiara. "Nonostante da parte del comune la disponibilità di trasferire la reliquia non sia in discussione - conclude l’assessore alla cultura - è complicato farlo per motivi di sicurezza". Intanto, il Capodanno pisano continua con molti eventi in città, a partire dalla mostra di ceramiche pisane al Fortilizio della Cittadella, poi fuori dalla Spina stasera alle 17 concerto del coro gospel di Voices of heaven (in caso di pioggia si terrà in San Michele in Borgo). Domani dalle 10 alle 18 nelle mura del Giardino Scotto ci sarà un evento di rievocazione storica; alle 17 in sala Moschini a Palazzo Gambacorti la tavola rotonda "Dalla riscoperta, la valorizzazione di una ricorrenza cittadina"; alle 19 alla Conad Le Mura il concerto di Dimitri Grechi Espinoza dal titolo "Oreb - Il significato spirituale del suono". Infine, in questi giorni è disponibile il "menù pisano" con piatti tipici della tradizione nei ristoranti La Pergoletta, L’Artilafo, La Tortuga, Osteria In Domo, La Clessidra, Poldino, Sottosella, New Trinchetto, Spaghetteria Ir Tegame, L’Europeo, I Santi, Squisitia, La Mescita, La buca di San Ranieri, Anita, Osteria San Paolo, La Buca, La Sosta, Santa Maria, Erbaluigia Osteria Contemporanea, Porto Franco L’Enoteca.