Export, flessione in doppia cifra: "Ma non tutti i mercati arretrano"

Le esportazioni pisane subiscono un calo dell'11,3% nei primi sei mesi del 2024, principalmente a causa della crisi nel settore delle due ruote e della moda. La Germania in recessione influisce negativamente, mentre la Spagna offre nuove opportunità.

Export, flessione in doppia cifra: "Ma non tutti i mercati arretrano"

Valter Tamburini, presidente

La crisi delle due ruote e soprattutto della moda fanno crollare l’export pisano. Dopo 3 anni di segno più e con il 2023 che aveva segnato un record, le esportazioni nella nostra provincia hanno subito un calo dell 11,3% nei primi sei mesi del 2024. Un dato, quello pisano, molto peggiore rispetto al calo nazionale (-1,1%) e soprattutto in contrasto con la media regionale in crescita (+8,7%), trainata dai settori farmaceutico e della gioielleria. Questo è quanto suggeriscono i dati della Camera di Commercio della Toscana Nord Ovest in collaborazione con l’Istituto Studi e Ricerche. "Emerge chiaramente che - dice Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord Ovest -, sebbene ci siano segnali di difficoltà, la situazione varia a seconda dei territori e dei mercati di sbocco. Mentre alcuni settori, come la moda, stanno affrontando difficoltà, altri alzano il capo. La Germania è in recessione, il che ha influito negativamente sulle nostre esportazioni, mentre la Spagna è in crescita, offrendo nuove opportunità". Nello specifico, il valore delle esportazioni della provincia di Pisa è sceso a 1 miliardo e 800 milioni di euro. Una contrazione che ha riguardato i settori chiave dell’economia pisana, tra cui cicli e motocicli, cuoio, abbigliamento, calzature e prodotti farmaceutici. Il comparto delle due ruote, pur mantenendosi leader, ha registrato un calo del 17,8%, a causa del crollo delle vendite in Germania e Spagna. Male il cuoio, che scende del -2,9% (296 milioni), sempre nel reparto moda le calzature e l’abbigliamento hanno mostrato cali ancora più marcati, rispettivamente del 21% (63 milioni) e del 47,3% (32 milioni), con una forte riduzione delle vendite verso Stati Uniti e Regno Unito. Segno meno anche il farmaceutico che perde il 13,3% (105 milioni) mentre la meccanica ha subito una flessione del 9%, sempre a causa del mercato tedesco. Ci sono anche delle note positive. L’export di mobili è cresciuto del 4,2%, grazie all’export in Spagna e Regno Unito, e le bevande, soprattutto il vino, che segnano un +9,4%, con gli Stati Uniti che si confermano il principale mercato di sbocco. In generale, nonostante il calo del 14,2% (oltre 260 milioni di euro) la Germania rimane il primo paese destinatario delle esportazioni pisane, seguita da Francia e Spagna.

M.F.