Fa scattare allarme bomba alla sinagoga. Poi simula la rapina per ‘scagionarsi’

Nei guai 57enne pisano cje si è presentato in questura per richiedere indietro il telefonino e il porta occhiali trovati accanto ad una bottiglia chiusa con lo spago. Si è temuto fosse un ordigno rudimentale .

Fa scattare allarme bomba alla sinagoga. Poi simula la rapina per ‘scagionarsi’

Fa scattare allarme bomba alla sinagoga. Poi simula la rapina per ‘scagionarsi’

L’avvistamento di quella bottiglia ripiena di liquido, con uno spago, un telefonino e un porta occhiali accanto, nei pressi della sinagoga in occasione della festa della Repubblica, peraltro a due passi dalla prefettura dove si era appena svolta la cerimonia istituzionale, aveva destato allarme, al punto da rendere off limits tutta l’area per consentire alle forze di polizia di rimuovere gli oggetti in piena sicurezza. Si era temuto che potesse essere un ordigno rudimentale, ma subito dopo si è capito che era stato un falso allarme. Tuttavia indagando su quegli oggetti la Digos ha individuato e denunciato un pisano di 57 anni per simulazione di reato, perché l’uomo reclamando gli oggetti ritrovati aveva inizialmente denunciato di avere subito una rapina, salvo poi di fronte alle incongruenze del suo racconto ammettere che si era inventato tutto dopo una notte ad alto tasso alcolico e scusandosi per l’allarmismo creato. Secondo quanto spiegato dalla questura in una nota, infatti, il materiale rinvenuto non era stato disposto "con la volontà di creare allarme" ma sarebbe stato "un fatto meramente casuale originato da un uomo che aveva trascorso una serata ‘goliardica’ nel centro cittadino".

La denuncia è poi scattata perché l’uomo, il giorno dopo, "oltre l’allarme già creato, si è recato presso le forze dell’ordine ed in merito agli oggetti personali rinvenuti dalla polizia vicino la Sinagoga, ha inscenato e denunciato di essere rimasto vittima di una rapina in altro luogo della città. Un tentativo maldestra per sottrarsi alle responsabilità della situazione di allarme che aveva involontariamente creato e che gli è costato alla fine una denuncia. Il ritrovamento della presunta bomba, infatti, aveva indotto le forze dell’ordine a temere azioni, seppur solo dimostrative e potenzialmente a basso impatto, legate alle tensioni politiche legate al conflitto tra Israele e Hamas che da settimane "incendia" anche le piazze italiane con feroce polemiche nei confronti della politica del governo Netanyahu e che in qualche caso sono sfociate in azioni antisemite nei confronti dei simboli ebraici.

Gab. Mas.