Fabio ha conquistato la luna

L’attore con sindrome di Down in scena oggi al Teatro Nuovo di Pisa-Binario Vivo con uno spettacolo di Guerro

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Un sogno che è realtà, quello di Fabio, attore con sindrome di Down, oggi (dalle 17 alle 18) sul palco al Teatro Nuovo di Pisa-Binario Vivo con lo spettacolo "Fabio vuole la luna". Ma, in realtà, lui il satellite lo ha raggiunto, conquistato, lo ha fatto suo per poi donarlo agli altri. Il lavoro di Simone Guerro, drammaturgia Lucia Palozzi, oltre 300 repliche, vincitore Eolo Awards 2013, vede in scena lo stesso Guerro, Silvia Barchiesi (allestimento e figure Ilaria Sebastianelli e Alessio Pacci) e, naturalmente, Fabio Spadoni. Al regista chiediamo perché proprio a Pisa.

"E’ stato Carlo (Scorrano, direttore artistico del Teatro Nuovo - Binario Vivo, ndr) a invitarci alla vigilia della giornata mondiale sindrome di Down. L’evento ha infatti la partecipazione dell’Associazione italiana persone down (Aipd) di Pisa".

Ma questa idea è nata 9 anni fa.

"Questo è stato il primo spettacolo che ho realizzato. Ogni anno organizziamo una trentina di date in giro per l’Italia. Conducevo un laboratorio ad Ancona. E mi chiesero di creare una performance di strada. Ma non avevo attori. L’attrice disabile Chiara Bersani, che ha vinto il premio Ubu 2018, mi incoraggiò, ‘tu hai i ragazzi del laboratorio’. Così ho cominciato con Fabio".

E l’abbinamento con la luna?

"Fabio ha un modo di procedere che ricorda quello di Pierrot sulla luna che un po’ cammina, un po’ vola, un po’ è triste un po’ è felice. Inoltre, la sua vita è un’impresa impossibile realizzata: la luna è finta ma la storia è vera, è riuscito ad afferrarla levandosi tante soddisfazioni. Da bidello è diventato attore professionista. Ha lavorato con grandi".

Qual è la storia?

"Lui è nella sua camera con i suoi oggetti e c’è una voce fuori campo che nell’immaginario è della mamma: gli dice di eseguire alcune faccende, come piegare i panni. Una notte, viene svegliato da un soffio di vento. E’ la luna, è felice ma dopo un po’, il satellite, così come è arrivato, sparisce. Inizia così il suo viaggio per andare a prenderla".

Non c’è il rischio che si identifichi in un bimbo e di ribadire, quindi, lo stereotipo secondo cui le persone con sindrome di Down sono eterni bambini?

"Lui non viene mai trattato come bambino, sul palco si rappresenta, semmai, il rapporto di ogni figlio con la madre. Il fatto che si veda lui nella sua camera aiuta gli spettatori più piccoli a immedesimarsi. Fabio scappa di casa e parte da solo. E’ indipendente".

Alla fine riesce a catturare la luna

"Sì, ma si rende conto che non può tenerla per sé. E’ un patrimonio comune e deve essere condiviso".

Biglietti. Intero 8 euro; convenzionati e soci Associazione Aipd Pisa 7 euro; bambini 5 euro. In biglietteria a partire da un’ora dall’inizio dello spettacolo. Prevendite: https:www.ciaotickets.combigliettivoglio-la-luna-pisa. Info e prenotazioni: 3923233535 ; [email protected].

Antonia Casini

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