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Falsi quadri, scoperto maxi giro. “Le opere fasulle sono andate anche in mostra in Toscana”

Le indagini della procura di Pisa hanno permesso di intercettare una serie di opere fasulle di grandi nomi contemporanei, tra cui quelle dell’artista di strada noto in tutto il mondo

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Un particolare di una nota opera di Banksy. Le opere del celebre street artist sarebbero state falsificate e quindi vendute a prezzi inferiori alle quotazioni

Pisa, 11 novembre 2024 – "Siamo di fronte alla più grande opera di tutela di Bansky". Cosi' Stefano Antonelli, esperto del Centro Studi Archivio Bansky, oggi a Pisa alla conferenza stampa sull'operazione Cariatide all'Archivio di Stato, dove e' aperta per alcuni giorni una mostra con le opere contraffatte e sequestrate.

"Tra i fatti più gravi - ha spiegato Antonelli - è che questa produzione di falsi è stata esposta nei musei assieme ad opere autentiche in qualche caso o in mostre totalmente di falsi. A Mestre, ad esempio, sono stati esposti due spray su cartone i cui originali superano il mezzo milione di euro ciascuno. Idem a Cortona".

"Molte delle opere falsificate hanno il tratto comune di esibire il timbro dell'evento Dismaland restituendo quindi l'idea che siano state prodotte in quel periodo. Altri, come gli stencil su cartello stradale, si riferiscono a un preciso periodo della sua produzione, negli anni 90, ed è assolutamente impossibile trovarli sul mercato a prezzi intorno ai 400 euro. Incoerenti, tra l'altro, i soggetti, che non fanno assolutamente parte delle scelte iconografiche dell'artista e che si connotano come reinterpretazioni", e cita l'esempio del lanciatore di fiori su cartello stradale.

Racconta inoltre Antonelli che al Centro Studi arrivavano numerose richieste di conferme di autentica di opere di Bansky che erano state acquistate sul web a prezzi modesti, 400 euro, rispetto al loro effettivo valore, richieste che hanno destato sospetti.