NICCOLO' GRAMIGNI
Cronaca

Fedagripesca: “L’attacco della cocciniglia tartaruga ai pini di Tirrenia può arrivare in Versilia"

Il presidente di Fedagripesca Toscana, Fabrizio Tistarelli : “L’aggressione è ormai disseminata, a rischio decine di migliaia di esemplari. Serve introdurre in fretta nell’ambiente il parassitoide dell’insetto”

L'allarme di Fedagripesca

L'allarme di Fedagripesca

Pisa, 12 luglio 2024. “L’attacco della cocciniglia tartaruga ai pini domestici di Tirrenia e di Marina di Pisa è ormai disseminato lungo tutto il litorale: decine di migliaia di esemplari sono a rischio ed i trattamenti endoterapici potrebbero non bastare più. Per evitare che l’insetto arrivi fino a Pisa e alla Versilia, passando per San Rossore, è necessario introdurre quanto prima il suo parassitoide”. E' l’allarme e insieme l’appello lanciato dal presidente di Fedagripesca Toscana, Fabrizio Tistarelli. La situazione appare gravissima. “In primis - osserva Tistarelli - perché questa zona rischia di perdere l’intero patrimonio pinicolo che la caratterizza, oltre alla produzione stessa dei pinoli. Il danno che questa specie aliena sta provocando all’intero ecosistema, inoltre, è gigantesco”.  “La questione riguarda sia l’ambito delle abitazioni private, dove chi può dispone trattamenti endoterapici, che le aree pubbliche. Qui la regione sta intervenendo tempestivamente sui focolai, ma i trattamenti in corso potrebbero non essere sufficienti a contenere l’avanzata dell’insetto. L’intera pineta di questo territorio è a rischio. In questa fase è fondamentale contenere la minaccia, evitando di trasportare materiale infetto in zone limitrofe. Non è possibile, secondo il nostro punto di vista, procedere con un trattamento a tappeto, perché andrebbe a distruggere la micro fauna esistente”. “Per arginare una situazione che è già fuori controllo serve lanciare il parassitoide della Cocciniglia tartaruga nelle zone attaccate. Si tratta di introdurlo nell’ambiente, per debellare una minaccia che, altrimenti, rischia di estendersi a macchia d’olio fino a Pisa, per poi arrivare alla Versilia. Bisogna accelerare i tempi, il danno è già enorme”.