REDAZIONE PISA

Ferì a morte il cognato durante una lite: omicidio preterintenzionale

La Cassazione rigetta il ricorso. Condanna definitiva dopo cinque processi

Riepilogati e fatti e vagliata la lettura fatta nel secondo processo d’appello, la Cassazione rileva, al posto della fuga, una reazione spropositata all’aggressione "data la rabbia manifestata tramite la ‘serie’ di fendenti che ebbero a colpire Ramaliu tra cui quello letale. La condizione di legittima difesa è dunque esclusa in fatto, con argomentazioni che resistono alle critiche difensive". E’ un passaggio con cui gli ermellini mandano definitiva la sentenza del secondo grado bis su un fatto di sangue di undici anni fa affermando che fu omicidio preterintenzionale quello commesso da Lulzim Balla, 45enne muratore albanese (difeso dagli avvocati Maria Concetta Gugliotta e Alberto Marchesi) che nel dicembre 2011, durante una lite, ferì a morte il cognato Erind Ramaliu.

Il caso – in fase d’indagine partito come omicidio volontario finì giudizio come preterintenzionale – è stato al centro di un duello serrato tra accusa e difesa che si sono sfidati in ben cinque processi. Per i difensori del Balla, fu legittima difesa. Tant’è che il giudice di primo grado aveva condannato l’imputato a un anno e 6 mesi per eccesso colposo di legittima difesa. I fatti accaddero in via Vecchia Emilia. Balla e la moglie (sorella della vittima), da cui si stava separando, litigarono davanti all’abitazione di Ramaliu che intervenne armato di una livella colpendo ripetutamente il cognato. Il muratore sanguinava, ma raggiunse la propria auto e prelevò dalla tasca della portiera un coltello, con il quale colpì l’altro al collo e al torace. Ramaliu fu trasferito subito al pronto soccorso, dove morì poche ore dopo. Il primo pronunciamento della Corte d’appello fu impugnato in Cassazione e la Corte di legittimità dispose un nuovo processo che condannò Balla a 4 anni e 5 mesi e 10 giorni per omicidio preterintenzionale: sentenza che resta definitiva con il rigetto del secondo ricorso. Tuttavia, considerato il pre sofferto, la pena da scontare scende sotto i 4 anni e quindi con applicabili tutti i benfici di legge.

Carlo Baroni