GABRIELE MASIERO
Cronaca

Festa alla Leopolda finisce nel caos. Assalto al guardaroba e denunce

Cinquecento giovani, tra i 16 e i 18 anni, hanno trascorso la notte più lunga dell’anno nell’ex stazione. Alderigi risponde: "Se i cappotti non saranno riconsegnati, i genitori potranno rivalersi sugli organizzatori".

Festa alla Leopolda finisce nel caos. Assalto al guardaroba e denunce

Finisce con un vespaio di polemiche e un possibile strascico di querele la festa di Capodanno per 500 adolescenti tra i 16 e i 18 anni alla Leopolda. Il caos accade quando ormai la musica sta scemando e davanti al guardaroba si forma una ressa di decine di giovani in attesa di ritirare cappotti e altri effetti personali. Da circa tre ore siamo nel 2024 e una cinquantina di giovani, secondo più testimonianze, si accalca al guardaroba e poi decide di entrare all’interno forzando la resistenza del servizio d’ordine degli organizzatori, spingono via il bancone e in un attimo scoppia il parapiglia con annesse scene di panico e qualche giovanissimo contuso. Ma soprattutto, denuncia via Facebook sul gruppo ’Sei di Pisa se’, la mamma di una sedicenne presente alla festa: "Un caos determinato dal mancato intervento dei buttafuori che hanno avuto paura". Mamma Silvia poi spiega: "Quei ragazzi sono entrati con la forza anche alla festa e senza biglietto e già allora dovevano essere chiamate le forze dell’ordine ma ciò non è avvenuto". Infine, la donna lamenta anche il tardivo intervento delle forze dell’ordine dopo ripetute chiamate dei genitori. Alla fine la questura conferma l’intervento di una Volante che ha identificato la responsabile della struttura e alcuni genitori riferendo la possibilità di sporgere denuncia, visto che è stata accertata la sparizione di alcuni cappotti, contenenti anche portafogli con denaro ed effetti personali. "I poliziotti sono arrivati alle 5 e mezzo, quando ormai il macello si era calmato, ma non la nostra rabbia - conclude la signora Silvia - e c’è stato detto di sporgere denuncia per furto, credo che loro siano riusciti a reperire il numero dell’organizzatore, ma non hanno potuto fare altro. Scusate la lungaggine ma sono ancora scossa, poteva succedere di tutto quella notte. Era una festa privata, con tanto di prevendita nominativa, 25/30 euro a biglietto, perché non sono stati chiusi i cancelli? Perché non c’era nessuno dell’organizzazione?".

Domande alle quali prova a rispondere Martino Alderigi, presidente dell’associazione Casa della città Leopolda: "Quando concediamo la sala in affitto, chiediamo agli organizzatori di compilare un modulo p nel quale si assume ogni responsabilità per la sicurezza. La festa è filata via liscia senza alcun problema e anche il parapiglia finale è stato gestito al meglio dal servizio d’ordine. Semmai sono stati alcuni genitori a esacerbare gli animi con condotte, comportamenti e atteggiamenti non idonei che hanno reso la situazione ancora più complessa. Non ci sono state risse, né scazzottate. Infine, riguardo ai cappotti mancanti, alcuni sono già tornati e credo che nelle prossime ore torneranno anche gli altri mancanti che qualcuno ha forse preso per sbaglio, ma se non è così i genitori potranno rivalersi sugli organizzatori per un’eventuale richiesta di risarcimento dei danni". (Festa tra giovani, foto d’archivio)