Festa all’Arena, ma per ‘soli’ 7915. I prezzi troppo alti scoraggiano. Ma ora c’è il break, ripartono i lavori

Pisa-Cesena ieri è stato il match meno seguito dall’inizio campionato, colpa anche del caro-biglietti. Intanto la Carrarese saluta e ringrazua. Da domani riprende l’impermeabilizzazione della gradinata.

Festa all’Arena, ma per ‘soli’ 7915. I prezzi troppo alti scoraggiano. Ma ora c’è il break, ripartono i lavori

Pisa-Cesena ieri è stato il match meno seguito dall’inizio campionato, colpa anche del caro-biglietti. Intanto la Carrarese saluta e ringrazua. Da domani riprende l’impermeabilizzazione della gradinata.

di Michele Bufalino

PISA

Atmosfera delle grandi occasioni, ma solo a metà, all’Arena Garibaldi. Il caldo clima da capolista che si è respirato allo stadio non è stato corrisposto dal numero di biglietti venduti, con ‘soli’ 7915 spettatori. Oltre ai 4900 abbonati sono stati venduti infatti solo 2500 biglietti più altri 500 omaggi, facendo di Pisa-Cesena la sfida meno seguita dell’anno. I prezzi troppo alti infatti (82 euro solo per la tribuna superiore), hanno condizionato la marcia di avvicinamento al match. I tifosi nerazzurri intanto si riprendono la loro casa dopo l’ultima gara disputata nello stadio pisano da parte della Carrarese che, contro la Reggiana, ha salutato l’impianto e la città con uno striscione: "Ringraziamo per l’ospitalità Pisa e i suoi ultrà". Dal 19 ottobre infatti i marmiferi torneranno a giocare a casa loro dopo una convivenza tranquilla e senza grossi intoppi, se non il raddoppio degli eventi sportivi in città per il quartiere, vissuto con sentimenti contrastanti dai residenti.

La partita nella partita ha visto anche i gruppi organizzati della Curva Nord solidarizzare con i tifosi del Cesena che sono rimasti in Romagna. Al centro del settore infatti campeggiava lo striscione "trasferte libere". Le restrizioni delle autorità competenti infatti hanno diviso la tifoseria ospite, con i gruppi organizzati che hanno deciso di disertare la partita, non volendosi piegare alle logiche dei tesseramenti e delle restrizioni sulle vendite dei tagliandi.

Intanto nei prossimi giorni, complice la sosta si procederà alla prosecuzione dei lavori allo stadio. Mentre infatti andrà avanti l’impermeabilizzazione della gradinata, entro qualche mese la capienza dell’Arena andrà a superare gli 11097 per poi superare successivamente la quota di 12mila, il minimo necessario per disputare la Serie A. Il cronoprogramma è già deciso. L’impermeabilizzazione completa della gradinata permetterà di recuperare 500 posti portando la capienza a 10442, mentre l’abbattimento delle file inferiori della Curva Nord permetterà di recuperare altri 665 posti con l’inserimento di speciali tribunette che rimarranno anche in futuro per altri scopi, quando lo stadio sarà venduto.

Così si raggiungerà la capienza di 11097 posti, entro la fine della stagione. Infine toccherà al settore di gradinata ricevere lo stesso trattamento della Curva Nord, superando come ultimo step quota 12mila spettatori. A braccetto poi toccherà all’advisor incaricato dall’amministrazione comunale trovare la quadra e la base di partenza per la valutazione dello stadio, grazie alla quale il Pisa Sporting Club e il Comune di Pisa si metteranno a tavolino a ragionare. Nel 2018 era di circa 6 milioni di euro la valutazione dello stadio.