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Film perduto girato a Tirrenia "Forzano era affiliato massone"

La conferma arriva dall’archivio storico del G.O.I. : le ricerche

Un primo risultato alla richiesta di informazioni, lanciata ieri dal documentarista e storico del cinema, Luca Martera, attraverso La Nazione, sul destino dell’ultimo film di propaganda fascista, "Piazza San Sepolcro", girato da Giovacchino Forzano negli stabilimenti cinematografici Pisorno di Tirrenia e poi ufficialmente dato per perduto senza mai approdare al grande schermo arriva dall’archivio storico del Grande Oriente d’Italia che conferma l’affiliazione alla massoneria del regista. Dai Libri Matricola dei diplomi del Goi, infatti, risulta "che Forzano Gioacchino di Andrea nato a Borgo San Lorenzo nel 1883 di anni 22 e di professione pubblicista fu iniziato nella Loggia Lucifero di Firenze l’11 settembre 1905 (matricola diploma n. 19942)". L’adesione alla massoneria del regista risulta anche da una sua lettera indirizzata nel 1922 al gran maestro Domizio Torrigiani che Fulvio Conti, ordinario di Storia contemporanea all’Università di Firenze, ha scovato all’Istituto storico della Resistenza in Toscana. "Ora è utile - conclude Martera - avere informazioni precise su eventuali relazioni filo-massoniche di Forzano dopo il 1925 quando Mussolini mise al bando la massoneria". Il film, girato negli stabilimenti di Tirrenia e portato a termine nell’estate del 1943 con i principali attori dell’epoca (Osvaldo Valenti, Vivi Gioi, Ermete Zacconi e Gualtiero Tumiati, marito della pittrice inglese Beryl Hight e padre dei giornalisti Peter e Paul, l’esordiente Rossano Brazzi e i caratteristi Guido Notari, già voce ufficiale dei cinegiornali Luce, e Carlo Romano), fu visionato in alcune proiezioni private, ma non uscì mai nelle sale.